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Comune “acchiapparisorse”: fondi regionali e buone pratiche

Fondi regionali, buone pratiche aretine con il progetto “Stella polare”, che nell’anno scolastico 2013 - 2014 ha coinvolto venticinque docenti e duecentocinquantadue alunni e arriva oggi ad interessare, nell’anno scolastico 2016-2017, sessantatre...

Fondi regionali, buone pratiche aretine con il progetto “Stella polare”, che nell’anno scolastico 2013 - 2014 ha coinvolto venticinque docenti e duecentocinquantadue alunni e arriva oggi ad interessare, nell’anno scolastico 2016-2017, sessantatre docenti e ottocentodiciassette alunni. Prevede la lotta all’abbandono scolastico e attraverso una serie di iniziative ha portato alla diminuzione delle bocciature, al potenziamento del metodo di studio e ad una maggiore motivazione.

Il progetto si inserisce nell’ambito della programmazione PEZ (Programmazione Educativa Zonale) anche per l’anno scolastico 2017/2018, finanziato dalla Regione Toscana.

Essendo quello di Arezzo il Comune capofila ed essendo l’unico della zona ad avere nel proprio territorio gli istituti superiori a cui affluiscono gli alunni dei cinque Comuni limitrofi, la zona ha deliberato che il finanziamento rimanesse interamente al Comune di Arezzo il quale, dietro rendicontazione finale, sarà girato alle scuole superiori cittadine. Nello specifico il progetto “Stella Polare”, che vede l’Itis Galileo Galilei scuola polo per il coordinamento dell’iniziativa che coinvolge tutti gli istituti superiori della città, in un’esperienza unica nel suo genere, prevede da un lato la formazione degli insegnanti coinvolti sui temi dell’insuccesso scolastico e della dispersione e dall’altro l’attivazione di percorsi metodologici di recupero scolastico e di studio anche tra pari (peer education) in particolare concentrati sulle classi prime e seconde e la sensibilizzazione per gli alunni e gli insegnanti sui temi del rapporto educatore/alunno, la motivazione allo studio, il riposizionamento degli obiettivi e il coacthing.

L’assessore Lucia Tanti: “da una parte c'è un finanziamento regionale, dall'altra la capacità del Comune di intercettare le risorse, che consente di portare avanti questo progetto fondamentale in ambito scolastico. Lo scorso anno sono stati erogati 12mila euro, quest'anno circa 16mila. E' importante soprattutto il numero degli studenti che viene coinvolto in questo progetto. Da due anni non c'è bando che gli uffici delle politiche sociali e scolastiche non vincano ed è motivo di grande soddisfazione”.

Tiziana Giovenali, referente del progetto per il Provveditorato: “il Miur contribuisce a promuovere azioni contro la dispersione scolastica, che è un fenomeno che colpisce diverse parti d'Italia. Siamo molto impegnati in questo progetto, così importante, che coinvolge tutte le scuole medie superiori del comune di Arezzo”.

Il preside dell'Itis Galielo Galilei Alessandro Artini: “oggi la dispersione scolastica è incentivata dalla diffusione dei social media. Il problema del ritiro sociale riguarda anche le scuole di Arezzo”.

Il professor Luca Vanni dell'Itis: “il progetto dura da sei anni grazie a un finanziamento che viene dalla Regione e poi è ridistribuito dal Comune. Coinvolge tutte le scuole superiori cittadine e una decina di docenti che si impegnano per formarsi e restituire agli studenti, in qualità di tutor, le strategie apprese per prevenire la dispersione scolastica”.

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