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Diciassette anni senza Fabrizio Meoni. L'omaggio di familiari, amici e istituzioni

Oggi si è rinnovato il ricordo del centauro castiglionese, scomparso dopo una caduta alla Parigi-Dakar, con la visita alla statua posizionata lungo la SR71 e al cippo in località Partini

“L'11 gennaio per Castiglion Fiorentino era solo l'undicesimo giorno dall'inizio dell’anno fino al 2005. Poi quella maledetta ultima tappa della Dakar di Fabrizio Meoni ha cambiato la storia della nostra città e soprattutto ha tolto alla sua famiglia uno dei figli migliori della nostra terra”. 

Così il sindaco Mario Agnelli ricordando quel tragico incidente dell’11 gennaio 2005 dove durante una tappa della Parigi-Dakar perse la vita Fabrizio Meoni, l’indimenticabile centauro castiglionese che, nonostante i 17 anni trascorsi, è ancora presente nei cuori e nella mente dei castiglionesi, dei motociclisti e di tutte quelle persone che lo hanno conosciuto in vita.

Esempio ne è il continuo peregrinare alla statua che si trova lungo la Strada Regionale 71 sorta per ricordarlo nel tempo o la visita che viene fatta costantemente ai luoghi preferiti da Fabrizio, come il cippo eretto in località Partini, vicino al passo della Foce, tra Castiglion Fiorentino e Palazzo del Pero, dove lui abitualmente si allenava.

Proprio questa mattina un gruppo di motociclisti insieme al sindaco Agnelli, alla presenza della famiglia e degli amici più stretti, si sono ritrovati nei luoghi della memoria, del simbolo del ricordo di Fabrizio, prima, alla statua e poi al cippo per deporre le corone di fiori.

Gesti semplici ma che esprimono lo stesso sentimento di amicizia, ammirazione ed orgoglio. “Con Fabrizio abbiamo un legame indissolubile che viene via via rappresentato dalle tante manifestazioni di affetto” conclude il sindaco Mario Agnelli.

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