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Il comitato Emergenza Lupo ai 5 Stelle: "Per noi problema di sicurezza pubblica, nessuno vuole sparare"

Lunga e articolata risposta del Comitato Emergenza Lupo di Arezzo al gruppo dei pentastellati in seguito alla riunione della settimana scorsa

Il comitato dei cittadini "Emergenza Lupo Arezzo" non ci sta alle dichiarazioni rilasciate dal gruppo del Movimento 5 Stelle e risponde punto su punto ripartendo dai fatti avvenuti nel corso dell'assemblea di presentazione del comitato stesso che si è tenuta la settimana scorsa a Rigutino.

"Il problema per noi non è personale, quanto di sicurezza pubblica, ed è per questo sentiamo di dover rispondere, per ovviare alla pericolosa disinformazione.... Ci dispiace solo per una piccola questione - aggiungono dal Comitato - cioè che mentre noi sprechiamo del tempo prezioso per rispondergli, in Prefettura stanno analizzando la situazione e tutti i politici locali e regionali si stanno interessando (almeno a parole) per risolvere la questione, dal PD a Fratelli d’Italia, tranne i grillini."

Le risposte del Comitato ai 5 stelle.

"Loro non hanno partecipato all’assemblea, in realtà non c’è stata alcuna assemblea e loro hanno solo assistito alla nostra presentazione. Alcuni di loro (4 o 5) erano presenti tra il pubblico, per poco più di mezz’ora, disturbando e, dopo varie provocazioni, non avendo riscosso il successo sperato, se ne sono andati. Una nota di colore, i grillini se ne sono andati proprio pochi minuti prima dell’arrivo di due pattuglie della Polizia Municipale che qualche facinoroso avrebbe attivato adducendo motivi di “disordine pubblico”."

"Dopo mesi di notizie di quotidiane aggressioni, chi si dichiara interessato al bene pubblico dovrebbe sentire il dovere di informarsi, magari anche al di fuori del sito del WWF e del cartone animato “Peppa Pig”, c’è tutto un mondo di gente pensante che da oltre un decennio manifesta il pericolo costituito dai lupi, che non andrebbe ignorato. La nostra presunta campagna di disinformazione sarebbe prodotta da mesi, ma noi ci siamo costituiti due giorni prima dell’incontro del 27 gennaio. Purtroppo le uccisioni a carico degli animali si susseguono quotidianamente e sono una piccola parte della realtà. Si sottolinea inoltre che molti dei casi che noi stiamo segnalando sono a carico di persone comuni e non di allevatori, i quali comunque alcuni giorni addietro sono andati a rappresentare le loro istanze al Ministro Lollobrigida, proprio per i problemi causati dai lupi alla pastorizia. Ma noi stavamo dicendo altre cose, sarebbe bastato leggerle, o semplicemente ascoltare."

Quando i 5 Stelle prospettano come soluzioni i cani pastore, come gli orafi usano le casseforti, e i risarcimenti del 100% della Regione Toscana, il comitato risponde così:

"Gli operatori economici per tutelarsi dai ladri non hanno solo le casseforti e gli allarmi, sopra ogni cosa hanno un sistema legislativo che li difende, le forze dell’ordine non tutelano i ladri ma difendono i cittadini. Per difendere le greggi non servono i cani da pastore, quanto quelli da guardiania, sono due tipologie di cani diverse con compiti e peculiarità estremamente differenti, solo chi non conosce minimamente l’argomento può cadere in errore. Inoltre dovreste informarvi anche sulle aggressioni causate dai cani da guardiania agli escursionisti, quando le greggi sono all’alpeggio. Questi cani sono estremamente protettivi e sempre più persone vengono aggredite quando transitano nei pressi delle greggi all’alpeggio o al pascolo. I cani da guardiania sono un’altra minaccia, l’idea di far proliferare i lupi a fianco dei cani pericolosi è folle anche per chi ha una visione dogmatica del lupo. Muoiono i cani, muoiono i lupi, le persone prendono i morsi, le aziende agricole chiudono, la gente non porta i cani a passeggio, svegliatevi. Le difese di cui avete sentito parlare non si possono applicare durante alcune fasi dell’attività pastorale, soprattutto durante gli spostamenti che avvengono nella pastorizia tradizionale. Le recinzioni non devono essere, come dite voi “robuste”, devono essere alte e con una parte interrata, sono molto costose e non sono una soluzione praticabile nella pastorizia estensiva. Che è una delle ricchezze del nostro territorio. Le recinzioni estese costituiscono poi un pericolo per la biodiversità, perché costituiscono un impedimento e a volte una trappola mortale per gli spostamenti dei selvatici, in natura non ci sono solo i lupi. Se poi voi siete dalla parte di quelli che vogliono gli animali rinchiusi in un allevamento intensivo, beh, c’è poco da aggiungere. La sciocchezza che la Regione Toscana rimborsa il 100% del danno da predazione è semplicemente una menzogna, si una menzogna, non ci sono altri termini per definirla. Anche in questo caso vi sarebbe sufficiente andare ad informarsi (non nel sito del WWF o della LAV), per sapere come funziona. Nel caso dei privati e di chi non esercita l’attività professionale il rimborso è inferiore allo zero per cento, perché il privato si deve sobbarcare anche gli oneri per lo smaltimento delle carcasse."

"Certo che il messaggio era unidirezionale, era il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” che manifestava la sua fondazione e la presenza del territorio, proponendo al contempo una raccolta firme per sensibilizzare i ministri incaricati della gestione dei lupi a prendere provvedimenti. L’unica direzione che ha il nostro Comitato è quella di indurre le istituzioni a risolvere il problema. Il fatto che voi eravate in 4 al cospetto della sala piena (e che vi ha contestato) avrebbe dovuto farvi venire qualche dubbio. Quella gente non era timorosa, era arrabbiata e preoccupata."

Quando i 5 Stelle contestato di instillare la paura nei cittadini, il comitato risponde così: "Se foste stati attenti avreste sentito l’intervento di uno dei nostri promotori che ha espressamente dichiarato che non è nostra intenzione quella di aprire la caccia al lupo. Questione che ci sentiamo in dovere di ribadire anche in questa sede, noi non stiamo proponendo l’apertura della caccia al lupo. Il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” è costituito da persone comuni che hanno contezza di un problema serio e contingente, non siamo persone timorose, siamo preoccupate, non siamo disinformatori, ma ci siamo informati e trasmettiamo la conoscenza. Cosa fa il Movimento 5 Stelle di Arezzo, a parte scagliarsi contro la democrazia partecipata?"

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