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Domenica, 10 Dicembre 2023
Attualità Indicatore

La colonna Lorenese di Indicatore torna all'antico splendore

Concluso l'intervento di manutenzione promosso da Cas e Polisportiva Indicatore e sostenuta dalla Soprintendenza di Arezzo

È stata portata a termine nell’arco della giornata di giovedì 20 ottobre, la manutenzione ordinaria della colonna Lorenese di Indicatore (Arezzo) il cui restauro si era concluso nel 2018 e quindi ben entro i cinque anni previsti dal piano redatto all’epoca dell’intervento.
Sono stati rinnovati i protettivi, migliorato l’aspetto complessivo e redatta una scheda sullo stato di conservazione che potrà servire per future valutazioni.
La manutenzione rappresenta una fase importante poiché consente, con interventi limitati, di protrarre il momento di un intervento più radicale e costoso, mantenere al meglio il manufatto, individuare eventuali criticità.
L’operazione è stata condotta, come programmato nel progetto di restauro già approvato dalla Soprintendenza di Siena Grosseto e Arezzo, dai tecnici di Studio Tre di Tiziana Conti e Tommaso Sensini.
Queste colonne erano parte della rete stradale del granducato toscano che ebbe un grande sviluppo nel periodo lorenese e servivano per segnare la direzione indicando le località che erano al capo di quel tratto di strada, di solito nella direzione opposta a Firenze che rappresentava il punto di partenza.
Furono idea di Alessandro Manetti, responsabile del Servizio Acque e strade del Granducato dal 1825 al 1859 e dove, sotto i granduchi lorenesi l’aretino Vittorio Fossombroni oltre alla supervisione della bonifica della Valdichiana, rivestì l’incarico di Primo ministro e Ministro degli esteri.
Un documento del 1837 redatto dall’Ing. Materazzi, conservato presso l’Archivio di Stato di Arezzo, prescrive l’apposizione di oltre venti colonne nel solo territorio di Arezzo indicando con esattezza il collocamento; dovevano quindi essere centinaia nello stato toscano dove nella regione oggi ne rimangono 19: a Orbetello, Arbia, Siena, Monteriggioni, Pontassieve, Pieve a Nievole, Lucca, Capalle, Mugello, Castelnuovo Berardenga... e quattro nella provincia di Arezzo, oltre a Indicatore, tra la via diretta per Arezzo e l’altra per Ponte alla Nave e la Valdichiana “alla diramazione a destra della strada regia del Cerro tra il miglio 40 e il miglio 41”; una sulla SR 69 in località Montalto dove la allora Regia da Firenze per Arezzo si biforcava con la “Vecchia aretina” che giungeva in città dalla Setteponti e da Ponte a Buriano, non essendo allora agevole l’attraversamento della Chiana a Pratantico; una a Olmo, dove da Arezzo indicava le strade da una parte per Roma, via Cortona e Perugia e dall’altra per Siena; l’ultima al Sodo di Cortona dove forniva le direzioni per salire in città oppure per proseguire per Perugia e Roma, nello stato Pontificio.
Talvolta la colonna non era necessaria a le lapidi erano affisse su edifici posti alle diramazioni come oggi ne sono un paio a Camucia e una coppia a ville Monterchi.
Emanuele Repetti nel suo poderoso “Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana”, del 1843, definisce “Importantissimi miglioramenti introdotti nelle strade Regie e provinciali... le colonne situate sui trivj… per indicare al viandante la scelta direzione che vuole prendere nel suo cammino”.
Indicatore deve il nome della località proprio alla presenza della colonna che, scorta da un funzionario delle ferrovie che doveva trovare un nome alla fermata in quel luogo, privo di altri toponimi di rilievo e di alcuna altra presenza che suggerisse un nome vedendo la colonna “battezzò” la stazione col nome di Indicatore, correva l’anno 1890.
Con il successivo passaggio a livello, il punto indicato dalla colonna non era più praticato, la lapide con l’indicazione “per Arezzo” asportata mantenendo solo quella “per la Valdichiana” e infine incuria e disinteresse hanno portato il monumento a un totale degrado e abbandono.
La comunità locale tuttavia ha sempre manifestato grandissimo attaccamento per il proprio simbolo e ne ha stimolato il restauro finalmente concluso nel 2018. All”Indicatore di Indicatore” e al suo recupero è stata dedicata una pubblicazione, edita da SEUM Scuola Europea dei Mestieri nel 2019 (ISBN 979-12-200-2530-0) reperibile presso le Associazioni ricreative e sportive di Indicatore.

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