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Madonna del Parto, il rebus della collocazione. Interrogazione al Ministro Franceschini: "Serve un tavolo condiviso"

Coraggio Italia ha chiesto al Governo di "concedere al Comune di Monterchi, tempo e possibilità di proporre all’attenzione del Ministero, una o più ipotesi progettuali di collocazione definitiva della Madonna del Parto"

La decisione del Consiglio di Stato sulla collocazione della Madonna del Parto ha scatenato pungenti polemiche. Una vicenda complicata quella che riguarda il capolavoro di Piero della Francesca, che si trascina da circa trent'anni e che va avanti a suon di ricorsi, carte bollate e colpi di scena. Dal mondo politico sono arrivati interventi a raffica a favore e contro la sentenza che di riportare l'affresco nella sua sede originaria. E oggi arriva anche una interrogazione al ministro della Cultura Dario Franceschini affinché il Ministero dia al comune di Monterchi la possibilità di avanzare nuove proposte per la collocazione e si apra un tavolo di lavoro . 

A promuovere l'interrogazione sono stati Stefano Mugnai e Maurizio D'Ettore di Coraggio Italia. 

"Considerando i contenuti della sentenza del Consiglio di Stato 1510/2022 relativamente al vincolo pertinenziale dell’opera legata alla cappella e la relativa deroga al vincolo cimiteriale - spiegano i due deputati - abbiamo chiesto al Governo e quindi al Ministro della cultura Dario Franceschini di concedere al Comune di Monterchi, tempo e possibilità di proporre all’attenzione del Ministero, una o più ipotesi progettuali di collocazione definitiva della Madonna del Parto, anche alternativa alla collocazione nella cappella del cimitero e contemporaneamente aprire anche un tavolo di confronto con il Comune stesso, la Regione Toscana, la Soprintendenza e gli Enti interessati, al fine di individuare una o più ipotesi progettuali".

Il rebus della collocazione

Nella loro interrogazione i deputati hanno ripercorso l'intera vicenda partendo da 30 anni fa quando "a seguito del restauro che nel 1992 ha riportato all’originario splendore uno tra i dieci capolavori di arte pittorica al mondo,  è sorta la problematica sulla definitiva collocazione dell’opera, attualmente ospitata in sede museale provvisoria, nella ex scuola elementare di via della Reglia a Monterchi, ristrutturata dall’Amministrazione Comunale."

museo madonna parto via reglia-2

La prima decisione arrivò nel 1999 da un Comitato nominato dal Ministero dei Beni Culturali. Dopo un sopralluogo nell’attuale sede monterchiese gli esperti si espressero così: "il Comitato ritiene che l’affresco debba essere esposto in condizioni di spazialità e illuminazione il più possibile simili a quelle originarie. Poiché la cappella nella quale l’affresco era situato, ha subìto nel corso dei secoli rimaneggiamenti che ne hanno alterato la morfologia originaria, si ritiene che sarebbe comunque problematico ricollocare in essa l’affresco. Pertanto si ritiene accettabile la soluzione del suo collocamento nell’ambito del centro abitato, purché all’interno dell’edificio scolastico, o in altro edificio opportunamente individuato, vengano riproposte le suddette condizioni."

Poi nel 2009 arrivò un accordo tra Comune e Diocesi di Cortona Arezzo e Sansepolcro per una collocazione condivisa dell’affresco, nel monastero delle ex Benedettine. Previo benestare del Ministero, la Soprintendenza aretina si espresse favorevolmente. Ma nel 2015 il Ministero emise l’ordinanza che vincolava l’affresco a Santa Maria a Momentana. Il Comune ha presentato un ricorso per l'annullamento dell'ordinanza, che era stato accolto dal Tar in primo grado. Successivamente il Ministero si è appellato al Consiglio di Stato con esito favorevole.

"Visti tutti questi passaggi e discussioni, instauratesi negli anni, a nostro avviso - scrivono i deputati -occorre arrivare ad una scelta sulla collocazione dell'opera di Piero della Francesca senza perdere tempo ulteriore, ma anche con la dovuta attenzione nel rispetto del capolavoro."

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