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Coldiretti: 10 progetti aretini premiati come impresa sociale per il territorio

"Ben volentieri abbiamo promosso la costituzione di queste reti di soggetti che andranno a realizzare progetti all’interno di tutto il territorio provinciale"

Una conferenza stampa presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo organizzata da Coldiretti Arezzo per presentare i progetti vincitori dei bandi dell’agricoltura sociale PSR Regione Toscana.

Dieci i progetti che si sono aggiudicati il premio che sono stati illustrati alla presenza della presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci oltre a molti altri amministratori locali, congiuntamente alle cooperative di settore, alle aziende agricole, onlus, Università degli Studi di Firenze, istituti scolastici per un totale di 80 interventi di agricoltura sociale che coinvolgono oltre 60 partner.

“Ben volentieri abbiamo promosso la costituzione di queste reti di soggetti che andranno a realizzare progetti all’interno di tutto il territorio provinciale e della provincia di Siena con la collaborazione inoltre dell’Università degli Studi di Firenze – dichiara la presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci – progetti che integrano la rete dei servizi socio – sanitari per l’assistenza alle persone con disabilità mettendo a disposizione un nuovo strumento che è legato all’attività delle aziende agricole e quindi all’attività progettuale, a quella agricola, a quella didattica, a quella lavorativa e a quella più in generale dell’esperienza di contatto con il nostro territorio”.

Impresa sociale per il territorio: la presentazione

Alla conferenza stampa hanno preso parte le aziende agricole coinvolte, i capofila dei progetti e tutti i partner coinvolti.

“Questa nuova occasione di dialogo territoriale – prosegue la presidente Castellucci – è una ulteriore esperienza per raccontare che le aziende agricole sulla scia della legge di orientamento sono in continuo sviluppo, legge fortemente voluta da Coldiretti, normativa che ha impresso una svolta all’attività agricola allargandone i confini delle stesse e soprattutto saldando agricoltori e consumatori, legge che ha favorito l’accesso dell’attività ai giovani agricoltori grazie alla possibilità di diversificare ed aprirsi alla società, creando un rapporto diretto con i consumatori e svolgendo un nuovo ruolo di “divulgatori”  anche nei confronti dei turisti stranieri delle bellezze dei nostri territori e della biodiversità. La multifunzionalità – ha continuato Castellucci - ha aperto nuove finestre e oggi la Coldiretti è in prima linea per spingere le imprese a rafforzare i meccanismi sostenibili per essere sempre più distintivi, l’agricoltura sostenibile garantisce infatti maggiori redditi, sostenibilità e biodiversità e fornisce la possibilità alle aziende agricole di misurarsi con tante attività, dall’agriturismo, all’enoturismo allo street food. Senza dimenticare le attività legate al sociale e di proprio queste parliamo oggi e di come queste attività collaterali portano le nostre imprese ad essere soggetti attivi nella rete dei servizi socio sanitari del territorio”.

Il bando della Regione Toscana che l’associazione di categoria ha seguito, prevede l’attivazione di esperienze in agricoltura per soggetti con disabilità, la forza è quella di fare sistema, mettere in rete l’azione di amministrazioni comunali, mondo associativo, le Cooperative di settore, imprese agricole, l’Azienda Usl e l’Università.

L’obiettivo di questi progetti, di questa regia di rete tessuta da Coldiretti è quello dell’ottima riuscita dell’esperienza di soggetti coinvolti in questi 10 progetti oltre a quello di costruire una capacità di attività che possa essere utile base per la programmazione futura così che l’agricoltura sociale sia uno strumento stabile nel quadro dei servizi socio sanitari della nostra provincia e oltre.

2_I ragazzi dell'ITIS Galileo galilei di Arezzo

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