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Un'ora sotto la pioggia in attesa del bus, Cobas: "Le falle del tpl le subiscono i disabili"

"Bruno accetta le scuse di Autlinee ma spera che non siano solo parole e si adoperino fin da subito tutti gli enti preposti, Comune, Provincia, Regione, a riportare la corriera, come si dice ad Arezzo, a Pieve San Giovanni"

"Ancora una volta le falle del Trasporto Pubblico Aretino le subiscono i disabili". Con queste parole la segreteria provinciale Cobas Lavoro Privato esprime "Piena solidarietà a Bruno" auspicando "che si possa addivenire al più presto ad una soluzione adeguata da parte delle amministrazioni pubbliche; soluzione che già è stata adottata per la cittadinanza di Viciommaggio".

La storia di Bruno Palmieri  è stata raccontata alcuni giorni fa da Arezzo Notizie che ha riportato la sua testimonianza: il 55enne con invalidità civile al 100% residente a Pieve San Giovanni, era rimasto quasi un'ora ad aspettare una coincidenza del bus sotto la pioggia a Castelluccio. Aveva letto l'orario sulla palina alla fermata della stazione di Arezzo, ma gli orari non erano aggiornati.

"Grazie all’intervento dei Comuni interessati e con il beneplacito della Regione è stato allungato alla linea F il percorso fuori comune, favorendo così l’eliminazione della navetta - prosegue il sindacato -. Pure per Pieve San Giovanni/Poggio al Pino si potrebbe allungare le due linee esistenti. La linea P che arriva a Castelluccio potrebbe proseguire fino a Poggio al Pino e la P1 fino a Pieve San Giovanni. Già con le nuove modifiche entrate in Vigore da Lunedì 12 Dicembre la P1 arriva fino a Cincelli, a soli 2 km da Pieve San Giovanni. Perché utilizzare, inquinare, sprecare soldi pubblici, ed impegnare 3 autobus e tre autisti per coprire il percorso che per anni lo si copriva con 2 autobus e 2 autisti? Da notare inoltre che il capolinea di Castelluccio è sprovvisto di adeguata copertura, ed inoltre, ove ce ne fosse la necessità, i mezzi messi a disposizione per la Navetta non hanno la pedana per disabili. La qualità della vita di una città si misura anche sull’ attenzione ai bisogni dei più deboli.
Bruno accetta le scuse di Autlinee ma spera che non siano solo parole e si adoperino fin da subito tutti gli enti preposti, Comune, Provincia, Regione, a riportare la corriera, come si dice ad Arezzo, a Pieve San Giovanni".

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