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Domenica, 1 Ottobre 2023
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Aspettando l'autunno caldo dei prezzi. "Per gli alimentari impennata di costi e carenza di personale"

Cna Arezzo accende i fari su un autunno che si prospetta “caldo”, anche per altri fattori, come l'aumento costante del prezzo dei carburanti e le previsioni di incremento delle tariffe elettriche e del gas

Sempre più in alto: l'impennata dei prezzi non sembra rallentare. E per il prossimo autunno le previsioni sono a dir poco fosche. E' quanto emerge dall'appello lanciato da Cna che oltre a parlare di flessione del numero degli occupati e contrazione del Pil nel secondo trimestre, segnala che "i prezzi dei prodotti alimentari continuano a subire aumenti, in alcuni casi vertiginosi". 

Così l'associazione di categoria accende i riflettori su quello che si preannuncia  un autunno "caldo", al quale concorreranno anche altri fattori, "come l'aumento costante del prezzo dei carburanti e le previsioni di incremento delle tariffe elettriche e del gas che stanno impattando negativamente sull'intero sistema produttivo, compresi i settori della logistica, manifatturiero e dei servizi. Senza dimenticare l’aumento del costo del denaro: è notizia recentissima il nuovo rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Bce.
A questa situazione, già di per sé pesante, si aggiunge spesso la difficoltà di trovare manodopera, soprattutto in alcuni settori".

Lorenzoni e Bonci

A fare il punto della situazione è Stefano Lorenzoni, presidente dolciari e panificatori Cna Arezzo: "Si sta aprendo una forbice molto importante tra chi fa questo lavoro con professionalità, studio, esperienza e passione, e chi invece lo fa solo per ripiego. Chi investe in personale e aggiornamento deve aumentare i prezzi per stare al passo con i tempi. La vera sfida è riuscire a mantenere un prodotto di qualità senza gravare troppo sul consumatore. Fortunatamente, molti clienti hanno già fatto la loro scelta: più qualità, magari diminuendo la quantità".
A proposito di manodopera, Lorenzoni spiega: “Le scuole professionali preparano sulla teoria, ma non sui processi produttivi concreti. Uno su trenta-quaranta pasticceri formati è davvero competente. Molti pretendono di essere pagati prima ancora di saper svolgere il lavoro”
 

Dai dolci alle bevande, la problematica sembra investire tutto il settore del food & beverage. Gianpaolo Bonci, presidente dei produttori di bevande Cna Toscana, evidenzia le difficoltà causate dall'aumento dei costi delle materie prime e lo fa portando esempi concreti: "Come il prezzo dell'olio, che nell'ultimo anno è aumentato del 300 per cento".  E poco cambia se il prezzo dell'energia è sceso da agosto ‘22, come pure quello degli imballaggi: "ci sono altre situazioni - dice Bonci - che determinano rincari e i conseguenti problemi per il settore. Uno su tutti: la produzione vitivinicola – in Europa in generale – quest’anno subirà una riduzione del 40% a causa dei cambiamenti climatici, il che comporterà ulteriori aumenti delle materie prime”.

Ma come fare a superare questo impasse? Le aziende, sostiene l'associazione di categoria, dovrebbero puntare con decisione su sostenibilità ambientale e digitalizzazione. "L’Acetificio Aretino conta 1 gigabyte di fotovoltaico, ma una completa trasformazione green – che determinerebbe una diminuzione dei costi – richiede tempi lunghi, non basta quanto previsto nel Pnrr" spiega Bonci.

Oltre all'approvvigionamento energetico, anche la carenza di personale e il basso livello di digitalizzazione rischiano di penalizzare le Pmi del settore food, continua Bonci: “Manca personale amministrativo qualificato e solo poche imprese hanno una digitalizzazione avanzata, non basta avere un sito internet per dirsi digitalizzati. Serve digitalizzare, quindi semplificare e rendere più convenienti, interi processi aziendali. Se aggiungiamo al contesto anche il fatto che l'accesso al credito è molto difficile, con tassi sopra il 5%, diventa quasi impossibile non scaricare gli aumenti di bollette e materie prime sul consumatore finale" conclude Bonci.
Da queste premesse parte un appello alle istituzioni: "E' cruciale un decisivo intervento con misure di sostegno alla liquidità delle imprese, detassazione del lavoro, incentivi alla digitalizzazione ed efficienza energetica. Solo così sarà possibile evitare ricadute negative sui prezzi al consumo e sull'occupazione, in un delicato periodo di recessione che necessita invece di rilanciare investimenti, consumi e fiducia per garantire la tenuta dell'intero sistema Paese".

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