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Cisl: "La sicurezza nei luoghi di lavoro non è un costo, ma un investimento"

"Non ci si può ricordare della sicurezza nei luoghi di lavoro solo quando succede la disgrazia. E di disgrazie, purtroppo, ne succedono di frequente. In provincia, in ordine di tempo, non possiamo non ricordare l’incidente accorso a tre operai in...

"Non ci si può ricordare della sicurezza nei luoghi di lavoro solo quando succede la disgrazia. E di disgrazie, purtroppo, ne succedono di frequente. In provincia, in ordine di tempo, non possiamo non ricordare l’incidente accorso a tre operai in una nota azienda locale alcuni giorni fa". Con queste parole la Cisl di Arezzo fa il punto sulla situazione aretina. Nel territorio provinciale infatti, nelle ultime settimane, si sono verificati numerosi incidenti sul lavoro.

"Purtroppo quello che manca, interviene Fabrizio Fabbroni della segreteria CISL nonché presidente Co.Co.Pro. INAIL Arezzo, non è solo cultura sull’argomento, ma anche conoscenza normativa. Da tempo, continua Fabbroni, è attivo presso l’INAIL un comitato di indirizzo e vigilanza che mette a disposizione competenze e conoscenze atte alla corretta individuazione di risorse e programmare iniziative ad hoc per sia per le parti datoriali sia per i lavoratori. Gli strumenti, quindi, esistono è solo che non se ne ha conoscenza e di conseguenza non vengono utilizzati. A volte, sempre per non conoscenza, c’è anche il deterrente del costo, ma è bene sfatare anche questo dato e qui entra in gioco proprio l’INAIL visto che, a questo Ente, sono versate mensilmente quote da parte dell’Azienda rapportate per ogni dipendente alla corretta tariffazione relativamente alla prestazione lavorativa svolta. Quote che vanno a formare un cospicuo “fondo” destinato proprio alla prevenzione e alla sicurezza ma che, purtroppo, solo in minima parte vengono impiegati per lo specifico ruolo della sicurezza sul lavoro, ed il resto confluisce nell’Erario disperdendosi in rivoli non propriamente riconducibili alla sicurezza. E qui ritorna la non conoscenza e la scarsa informazione.

In virtù di quanto sopra come Sindacato ed anche come presidente Co.Co.Pro. unitamente al dottpr Maccioni, direttore INAIL Arezzo, siamo impegnati da tempo a promuovere sul territorio una cultura della prevenzione mettendo a disposizione tutti gli strumenti e le necessarie risorse. Lo stesso Co.Co.Pro. ha adottato una linea di estrema condivisione dei temi che si stanno sviluppando non ultima l’iniziativa sugli spazi confinati oppure l’uso delle video conferenze, portando tutto ciò a conoscenza di tutti i suoi componenti che sono di parte Sindacale, Datoriale ed ovvio INAIL. Quello che ci preme far conoscere che essere informati non solo responsabilizza, ma con la messa in pratica delle linee guida sicuramente comporta il risultato di evitare la gran parte degli incidenti.

La sicurezza, conclude Fabbroni, non deve essere considerata un optional e l’adeguamento alle sue linee guida una costrizione, ma deve essere un diritto che il lavoratore deve pretendere. Così come la parte datoriale deve vigilare ed offrire un luogo di lavoro sicuro.

Il sindacato è in prima linea unitamente all’INAIL. Cambiare non solo si può, ma si deve".

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