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Cisl, certificato telematico di malattia: come richiederlo e gli errori da evitare

Nel mondo della comunicazione globale un lavoratore informato sui propri diritti ha una chance in più per farli valere oltre che ottenere più velocemente risposte. E’ il caso, ad esempio, fanno sapere dalla CISL di Arezzo, del certificato...

Nel mondo della comunicazione globale un lavoratore informato sui propri diritti ha una chance in più per farli valere oltre che ottenere più velocemente risposte.

E’ il caso, ad esempio, fanno sapere dalla CISL di Arezzo, del certificato telematico di malattia. Per il lavoratore, per il medico e per l’INPS questo certificato rappresenta una notevole semplificazione e agevolazione. Ma è necessario che sia compilato correttamente perché, eventuali errori, possono avere negative ricadute durante i controlli effettuati dai medici dell’Inps. Poiché è un diritto del lavoratore richiederlo a qualsiasi medico al quale ci si rivolga questi lo deve rilasciare se necessario oltre se richiesto e, in assenza di connessione internet o in caso di medico libero professionista non abilitato all’invio telematico, vale il certificato cartaceo rilasciato in doppia copia che deve essere consegnato all’INPS e al datore di lavoro.

E’ necessario però che il lavoratore insieme al medico controlli che tutti i dati siano corretti, con particolare attenzione all’esatto indirizzo di reperibilità durante la malattia ed è consigliabile inserire anche il numero di telefono.

Visto l’importanza di questo nuovo strumento, sia Inps sia Ordine dei Medici di Arezzo, hanno avviato una campagna informativa e anche noi della CISL, prosegue il sindacato di viale Michelangelo, stiamo utilizzando tutti i mezzi per poter dare una ampia informazione su questa nuova opportunità che è particolarmente utile ai lavoratori. E’ evidente, conclude il sindacato, che anche per il certificato telematico di malattia vale il rispetto delle fasce orarie di reperibilità per eventuali visite mediche di controllo, anche nei giorni festivi, di sabato e domenica: ore 10 – 12 ed ore 17 – 19 per i lavoratori del settore privato; ore 9 – 13 e ore 15 – 18 per i lavoratori del settore pubblico.

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