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Chiusura di una sezione all'Orciolaia e tetto agli stranieri. Il progetto per i servizi all'infanzia

Prima in commissione, poi in consiglio comunale, con i pareri tecnici favorevoli già allegati. Pronto il progetto di riorganizzazione dei servizi all'infanzia del Comune di Arezzo per l'anno scolastico 2018/2019 che porterà a qualche sostanziale...

Prima in commissione, poi in consiglio comunale, con i pareri tecnici favorevoli già allegati. Pronto il progetto di riorganizzazione dei servizi all'infanzia del Comune di Arezzo per l'anno scolastico 2018/2019 che porterà a qualche sostanziale novità.

Nell'atto, che sarà discusso prima di tutto oggi pomeriggio all'interno della commissione scuola presieduta da Federico Scapecchi, c'è un'analisi numerica degli accessi ai servizi, nella fascia 0-3 e 3-6, nidi e scuole materne e poi il fabbisogno stimato in base alla tendenza della domanda da parte delle famiglie e del numero di posti rimasti vuoti, sia nei servizi a gestione diretta comunali, che in quelli statali e privati. Ponendo come base di partenza due punti "politici": stop a esternalizzazioni alle cooperative e politica di integrazione tra comunale, statale e privato.

Da questo panorama sono scaturite le novità, proposte dall'assessore Lucia Tanti: un tetto al numero di bambini stranieri presenti in classe "per favorire un'effettiva integrazione", accordi con le amministrazioni limitrofe per l'inserimento di bambini residenti nei comuni diversi da quello dove chiedono di poter iscriversi, revisione degli spazi.

Il personale: tra adesioni all'Ape social, i pensionamenti ordinari e 2 passaggi di maestre alle scuole statali, sono in tutto 6 le figure che vengono a mancare tra gli educatori del Comune di Arezzo, ma, secondo la delibera proposta, la riorganizzazione pensata prevede l'assunzione di 2 maestre.

Come è possibile? Con la riorganizzazione che tocca da vicino la scuola dell'infanzia Orciolaia, dove verrà chiusa una sezione, quella in ingresso dei 3 anni, gli asili nido Masaccio e Peter Pan dove verranno meno in tutto 9 posti che saranno redistribuiti nel resto del sistema e il probabile passaggio di una sezione dell'Acropoli allo Stato che comporterebbe anche un risparmio sull'appalto per circa 50mila euro l'anno.

Il tutto si basa su due tendenze che si stanno verificando in questi anni: il graduale aumento di posti disponibili, la diminuzione di domande dei servizi da parte delle famiglie.

I numeri: Dal periodo 2013/14 a quello 2017/18 c'è una diminuzione dell'utenza potenziale per le scuole dell'infanzia per un 12,52%, nello stesso arco di tempo anche le domande di iscrizione arrivate all'amministrazione sono diminuite del 32,16%, mentre per i nidi la diminuzione è stata del 21,8%. Nelle scuole dell'infanzia 3-6 anni nel 2017 sono emersi 149 posti in più rispetto all'utenza potenziale e 310 rispetto a quella effettiva. 12 sono i posti rimasti vuoti direttamente nelle strutture comunali.

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