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Il caso / Giotto / Via Erbosa

Chiusura della casa per anziani, parla una famiglia: "Faremo di tutto per mantenerla aperta"

I familiari degli ospiti hanno chiesto un appuntamento con il Comune che è previsto per martedì con la vice sindaca Lucia Tanti che ha la delega al sociale

"Se mia suocera non fosse autonoma nelle sue cose, lo saprei, me ne sarei accorta, ma non è così. Si alza, mangia, si muove e si pulisce da sola. Faremo di tutto per mantenerla lì." E' Sabrina che parla, nella casa famiglia di via Erbosa ci va spesso durante la settimana per andare a trovare la sua suocera, la mamma del suo compagno, alla quale è molto legata. 

Così quando i familiari sono stati contattati per spostare i loro cari perché il Comune aveva emesso un provvedimento di chiusura entro 20 giorni per via di un verbale sono rimasti allibiti. La notizia pubblicata da Arezzo Notizie ha provocato numerose reazioni. All'atto che parlava di anziani non autosufficienti e di assistenza non adeguata ha risposto prima di tutto la proprietaria specificando che la casa famiglia con 8 persone residenti non è una Rsa e che tutti sono stati guidicati nella condizione giusta per abitare lì. I legali sono al lavoro quindi per evitare che Armonia, la casa famiglia della società Casa di Lucia, chiuda veramente.

Anche i familiari hanno chiesto un appuntamento con il Comune che è previsto per martedì con la vice sindaca Lucia Tanti che ha la delega al sociale. "Quando vado a trovare mia suocera, anche a sorpresa, sento odore di pulito, profumo di mangiare, di cibo fatto in casa. Lei è pulita e curata, con i capelli fatti. Prima di entrare lì non mangiava molto ed era dimagrita, adesso ha ripreso i suoi chili, segno di benessere, infatti è serena e sorride sempre."

I familiari quindi non riconoscono in quel provvedimento la stessa situazione che loro vivono attraverso i loro cari. "Lì c'è calore familiare, tanto che organizzano feste, spettacoli, balli. Abbiamo anche i video mentre ballano, non possono essere considerati non autosufficienti. Per questo abbiamo avuto rabbia e sconcerto quando abbiamo letto. Noi vogliamo che mi a suocera resti lì, in quella che adesso è la sua casa. Perché lei, come gli altri, ha l'esigenza di non essere lasciata sola e quindi quello è il posto ideale. Un ambiente protetto e controllato dove può mantenere le sue abitudini in autonomia allo stesso tempo." E gli operatori? "Sono dei professionisti che ci hanno guidato fin dal momento in cui abbiamo iniziato questo percorso, anche nel periodo del Covid. Per questo ribadisco che faremo di tutto per salvare questo posto."

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