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Chiusi della Verna, consiglio comunale per parlare di fusione

Si parlerà di una possibile fusione fra i Comuni di Chiusi della Verna, Castel Focognano, Chitignano e Talla in un Consiglio Comunale che il Sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini ha convocato per domenica 10 gennaio alle 9:30, “In un...

Si parlerà di una possibile fusione fra i Comuni di Chiusi della Verna, Castel Focognano, Chitignano e Talla in un Consiglio Comunale che il Sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini ha convocato per domenica 10 gennaio alle 9:30, “In un giorno festivo per dare a tutti la possibilità di partecipare, perché il nostro primo dovere è informare i cittadini correttamente affinché possano esprimere un voto consapevole e convinto”.

Tellini non è turbato dal fatto che la convocazione ha creato una serie di reazioni, in un paese dove già è in atto una raccolta di firme per la fusione con Bibbiena e Ortignano Raggiolo, e mentre gli altri Comuni non sono apparsi altrettanto solleciti o allineati sulla sua posizione: “Non si tratta di affrettare i tempi né di fare dispetto a qualcuno, come ho letto in certi commenti che francamente mi hanno fatto ridere”, prosegue Tellini. “Vogliamo parlare di fusioni? Benissimo, niente in contrario. Se ne parli nelle sedi istituzionali. Io chiederò che il mio Consiglio Comunale si esprima su questa proposta, perché credo che sia giusto casomai fondere comuni con dimensioni e caratteristiche simili, e sempre che l’elettorato lo voglia”. Gli sviluppi di questa eventuale fusione porterebbero “Il nostro comune a 7.600 abitanti, con un ruolo rafforzato anche rispetto alle sue potenzialità turistiche per esempio, e il Casentino sarebbe più vicino ad un assetto a quattro o cinque comuni, cosa di cui si parla da tempo. Enti che sarebbero tutti nel Parco Nazionale, che avrebbero tutti la possibilità di far sentire la propria voce, e di mantenere la rappresentatività anche per le realtà più piccole. Cose che verrebbero meno in caso di fusioni diverse, che avrebbero più il sapore dell’annessione”.

Il silenzio dei suoi colleghi ha fatto pensare a una mossa ad esclusivo sostegno del suo Comune. Cosa ha da dire su questo?

“Coi miei colleghi stiamo parlando di questa opzione da qualche tempo, credo che il momento sia maturo per affrontare la questione seriamente e nelle sedi corrette. Un favore a Chiusi? Direi piuttosto un favore a tutto il territorio, per una questione di omogeneità e di rappresentatività. Anche nell’ottica dell’assetto istituzionale del Casentino questo equilibrio sarebbe una garanzia in più”.

Cosa si aspetta allora per domenica?

“Che i consiglieri esprimano la loro opinione, che si discuta, che si voti, si inizi l’iter per dare alla gente la possibilità di decidere se vuole fondersi e con chi vuole stare. Chiusi della Verna confina con otto comuni, vorrà decidere se fondersi o meno, e con chi? Mica tutti hanno questa facoltà. Penso a Chitignano, che per contiguità territoriale, in Casentino potrebbe unirsi solo con noi. Dove andrebbe a finire se Chiusi venisse unito a Bibbiena? Invece in questo caso tutti i Comuni sarebbero tutelati. Io non ho fatto fughe in avanti e non temo di far inalberare i miei colleghi, loro sanno che a Chiusi se ne sta parlando, ma nessuno deciderà al posto di un altro. Se e quando entrare in questo percorso lo diranno loro, io voglio dare alla mia gente la possibilità di esprimersi senza essere limitati ad una sola possibilità di fusione, che – quella sì – è strumentale solo ad esigenze di altri”.

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