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"Travolti da Covid e concorrenza, finisce qui la nostra avventura", chiude la libreria Mondadori

Il toccante saluto di Angelo e Irene: "Qui abbiamo messo le nostre energie e i nostri sogni". L'appello: "Adesso cerco un lavoro, se tra i miei lettori c'è qualcuno che ha bisogno di personale sono a disposizione"

Questa sera la saracinesca sarà abbassata per l'ultima volta. Chiude la libreria Mondadori, si spegne la vetrina che si affaccia in via Roma. Ad annunciarlo è lo stesso proprietario Angelo Brunetti - come riporta La Nazione - che, con la compagna Irene, ha attaccato in bella vista un messaggio di saluto: "A malincuore siamo costretti a chiudere a causa della forte crisi economica e della forte concorrenza" si legge. Scompare così un pezzo di storia di Arezzo, durato anni, e scritto da Angelo a partire dal novembre del 2019 quando rilevò il negozio dove da tempo lavorava.

"Questi due anni sono stati veramente difficili - spiega in questo ultimo giorno di lavoro - e la sfortuna ha fatto la sua parte. Ho rilevato il negozio pochi mesi prima dell'inizio della pandemia. Avevo fatto un mutuo ma pochi mesi dopo l'apertura abbiamo chiuso, mentre le rate correvano tutti i mesi. Nonostante le promesse del governo, per noi i pagamenti non si sono mai fermati".

Come tanti commercianti e come tante librerie anche Angelo, aiutato da Irene, ha organizzato le consegne a domicilio. "Paradossalmente però - spiega - Mondadori in quei difficili mesi ha iniziato a spingere molto sulle vendite online, facendo sconti e spedizioni gratuite, senza pensare ai librai". Poi la concorrenza delle altre librerie cittadine: in uno spicchio di città, che  va da via Garibaldi a via Spinello, ci sono 5 librerie: "Siamo davvero tanti - spiega - e resistere è stato difficile". 

L'ultima speranza Angelo l'aveva riposta nelle vendite natalizie del 2023: "Si tratta del periodo dell'anno più importante per le librerie, avrebbe potuto risollevare le sorti di questo negozio. Ma a dicembre mia madre è stata male, se n'è andata il 26 dicembre. Io ogni giorno lavoravo con lo strazio nel cuore. Alle 18 chiudevo la libreria per correre da lei. Ed era proprio lei a darmi la forza di andare avanti e tornare qui, da Chianciano dove vivo, per portare avanti questa avventura". 

Alla fine però le difficoltà hanno preso il sopravvento: "Ringrazio tutti i lettori che hanno condiviso un pezzo di strada con noi. E ringrazio Irene, che è stata la luce della libreria: grazie a lei, al suo punto di vista unico, abbiamo scelto e proposto in questi anni i libri che ci piacevano, che ritenevamo belli, indipendentemente da quello che dicesse il mercato. Libri che hanno reso unica anche questa libreria". 

Adesso Angelo, chiusa la saracinesca, dovrà cercare un altro lavoro: "Colgo l'occasione per lanciare un appello: se tra i nostri lettori ci fosse qualcuno che per proprie attività ha bisogno di personale o che conosce realtà in cui si cerca personale, mi contatti. Gliene sarei grato".

Un'avventura, quella della libreria Mondadori, che si chiuderà questa sera per Angelo con l'ultimo giro di chiave al portone e con le parole scritte in vetrina: "Questa è stata la nostra casa per tanti anni, qui abbiamo messo tutte le nostre energie, tempo e sogni. Sarà dura per noi affrontare questa chiusura ma i ricordi di tutti voi lettori ci permetteranno di affrontarla con maggior serenità. Se volete inviarci un saluto, potete scriverci a mondadoriarezzo@gmail.com. Un abbraccio Angelo e Irene".

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