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Chiude l'unica filiale di banca a Badia Tedalda, la protesta del sindaco e l'appello al credito cooperativo

Il sindaco guida la mobilitazione affinché il paese non resti senza sportello bancario dal 25 novembre

Dal 25 novembre l'unica filiale di una banca presente nel territorio di Badia Tedalda chiuderà. A dare l'annuncio, accompagnandolo con una forte protesta, è il sindaco del comune Alberto Santucci.

Lo sportello bancario è di lungo corso e ha vissuto i vari passaggi che hanno riguardato l'istituto aretino. Si tratta de "l’attuale filiale di Intesa Sanpaolo Spa, un tempo Banca Mutua Popolare Aretina, poi Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, poi BancaEtruria e successivamente Ubi Banca" spiega il primo cittadino che poi racconta come si sono evoluti i fatti.

La decisione, evidentemente presa "ai piani alti" è stata poi comunicata "dai direttori locali di filiale" che hanno parlato di una "insindacabile chiusura imminente senza neppure spiegarci i motivi e senza neanche scusarsi per il profondo disagio che ne conseguirà alla nostra gente, alle nostre ditte, alla nostra comunità. Ci hanno trattati come un ramo secco da tagliare e gettare via, senza nessun rispetto."

I correntisti che incapperanno in questa chiusura sono circa 900 e sul loro destino il sindaco ha informato la giunta e il consiglio comunale e "ci siamo trovati subito d’accordo nel chiedere soccorso ad una banca che opera nel territorio e che risponde al nome di Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo."

Così, circa una settimana fa, Santucci ha scritto ai vertici della banca una lettera per chiedere di aprire una filiale a Badia Tedalda.

"Speriamo vivamente che la sensibilità degli amministratori di questa banca porti a concordare una rapida sostituzione che sicuramente sarà di reciproca utilità, nel senso che anche la banca subentrante potrebbe fare un affare credendo e investendo su Badia" ha detto il sindaco Santucci che nel frattempo ha scritto ai vertici di Banca Intesa e ha annunciato anche che sarà uno dei primi correntisti a lasciarla.

A Badia Tedalda non si aspettavano certo questa chiusura perché, come spiega Santucci: "Recentemente hanno potenziato il personale di una unità (da due a tre), hanno potenziato l’orario di apertura (tutti i giorni dal lunedì al venerdì), hanno rifatto ex novo tutti gli arredi interni, hanno rinnovato il contratto di affitto fino al 2029, ci hanno detto che al massimo la filiale poteva essere “remotizzata” con riduzione di personale ma “mai e poi mai chiusa" e invece dal 25 novembre non ci sarà più.

Santucci ha fatto appello a tutti i cittadini affinché scrivano al Credito cooperativo e si impegnino a sostenerla se aprisse una nuova filiale in sostituzione di quella che se ne va e nel farlo ribadisce "Avere una nuova banca a Badia non è di destra né di sinistra: è essenziale. E’ un servizio pubblico essenziale che dobbiamo portare a casa in ogni modo… e quindi stavolta dobbiamo mobilitarci tutti."

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