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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Chitignano, il caso del 56enne salvato dopo un malore durante la sagra del raviolo

“Per carità, la cosa principale è che il paziente sia stato salvato, e si siano evitate le conseguenze peggiori. Però è giusto anche riconoscere il ruolo e la bravura dei cittadini per così dire “qualunque”, in una vicenda che poteva diventare una...

“Per carità, la cosa principale è che il paziente sia stato salvato, e si siano evitate le conseguenze peggiori. Però è giusto anche riconoscere il ruolo e la bravura dei cittadini per così dire “qualunque”, in una vicenda che poteva diventare una tragedia”. Così Valentina Calbi, Sindaco di Chitignano e Presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, si esprime a mente fredda sul caso del 56enne colpito da malore e rianimato in pochissimi minuti durante la sagra del raviolo di Chitignano. “Nel nostro Comune – specifica la Calbi – l’anno scorso le Associazioni, con la collaborazione del Comune, decisero di destinare dei fondi all’acquisto di quattro defibrillatori, proprio per aderire al percorso che da anni la ASL sta conducendo per fronteggiare questo tipo di emergenze, con ottimi risultati che giustamente sono stati messi in luce anche in questo caso. Ed è stato proprio uno di questi quattro DAE, ubicato presso il centro polifunzionale utilizzato per feste e manifestazioni, ad essere stato usato nell’immediatezza dell’evento, da parte di cittadini di Chitignano che hanno seguito gli appositi corsi di formazione per l’utilizzo corretto del macchinario”. La Calbi specifica di dire questo “Non certo per rivendicare un protagonismo che non avrebbe senso, ma solo per riconoscere con il giusto plauso l’opera di cittadini qualunque, che si mettono in grado per spirito civico, senza alcun compenso, di svolgere operazioni così importanti in momenti delicati e difficili come quello di sabato alla nostra sagra”. Il paziente infatti “Ha ricevuto le prime cure in pochissimi istanti, i volontari hanno controllato il polso che andava spegnendosi, hanno praticato il massaggio cardiaco, hanno compiuto la corretta procedura fino al momento in cui il macchinario ha dato il consenso alla scarica; l’uomo si è subito ripreso, ha recuperato la lucidità, quando i soccorritori sono arrivati parlava con la moglie, era lucido, poi è stato fatto oggetto delle cure del caso”. Per la rapidità di azione e la correttezza della procedura i volontari sono stati lodati. “Anch’io li ringrazio”, conclude la Calbi, “E spero che tanti altri in ogni paese seguano l’esempio perché purtroppo eventi simili si possono sempre verificare e l’unico modo per evitare conseguenze luttuose è affrontarli nel modo giusto”.

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