rotate-mobile
Attualità

Cento giorni per guarire l'acquedotto vasariano: parte il restauro

L'investimento sarà di 350mila euro e i lavori dureranno (meteo ed imprevisti permettendo) 100 giorni. "Abbiamo già stilato il contratto con l'impresa che si occuperà delle opere - fa sapere il primo rettore di Fraternita Pier Luigi Rossi - il...

L'investimento sarà di 350mila euro e i lavori dureranno (meteo ed imprevisti permettendo) 100 giorni.

"Abbiamo già stilato il contratto con l'impresa che si occuperà delle opere - fa sapere il primo rettore di Fraternita Pier Luigi Rossi - il cantiere potrà essere aperto in ogni momento. Se non entro la fine dell'anno subito a gennaio".

Così dopo lunga attesa anche l'acquedotto vasariano, una delle opere più significative e importanti per la storia di tutta la città, troverà una nuova vita.

La maestosa struttura che dall'incrocio tra via Gamurrini e via Tralati taglia le colline di San Fabiano fino a raggiungere Cognaia ben preso sarà rimessa a nuovo. "Non possiamo attendere oltre - ha continuato il primo rettore Rossi - la necessità di avviare i lavori è impellente viste le criticità che negli anni hanno riguardato l'intero impianto. Nello scorso aprile, insieme ai vigili del fuoco abbiamo effettuato alcuni sopralluoghi per comprendere se la funzionalità della struttura fosse ancora integra. La risposta è stata sotto gli occhi di tutti gli aretini. Dalla primavera scorsa e fino al mese di novembre, proprio in seguito a quel sopralluogho con i pompieri, siamo stati in grado di riattivare la fondata di piazza Grande e riportare l'acqua nel cuore di Arezzo. Questo significa che l'acquedotto è perfettamente funzionante ma ha impellente bisogno di un importante restauro". I lavori dunque partiranno a inizio 2017 in accordo con la Soprintendenza Belle arti e paesaggio che ne verificherà l’esecuzione in corso d’opera. "Questa riqualificazione - ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli - era uno degli obiettivi che ci eravamo dati fin dall'inizio con Pier Luigi Rossi. Ringrazio tutto il magistrato per l’avvio del progetto. Mi preme sottolineare l'importanza formale di questo acquedotto: è un tratto distintivo del paesaggio urbano. Tra l'altro, porta l'acqua alla fontana di piazza Grande e questo è un ulteriore elemento che ci porta a dire che esiste un legame profondo con Giorgio Vasari”. La copertura finanziaria dei lavori è stata garantita grazie all'intervento della Fraternita dei Laici, proprietaria dell'acquedotto vasariano, mettendo a disposizione risorse proprie e accendendo un mutuo con la Nuova Banca Etruria. Il cantiere, traffico e intervento Il cantiere sarà suddiviso in due sotto unità e i lavori inizieranno subito nel tratto più prossimo alla città. Quello, per intendersi, dove il traffico scorre normalmente. Gl interventi riguarderanno la rimozione e il rifacimento dell'intonaco, il recupero delle parti pericolanti e danneggiate della copertura (utilizzando laddove possibile materiale originale), recupero delle guardiole presenti lungo i 350 metri della struttura e, ovviamente, ripristino della funzionalità idraulica.

Buona parte degli interventi saranno effettuati in quota ma altri, inevitabilmente, interesseranno anche il percorso stradale. In questo senso, oltre alla segnaletica orizzontale e verticale, verrà istituito un senso unico alternato. Inoltre, per quello che sarà possibile, dalle 16,30 alle 18 l'impresa si è impegnata a non eseguire lavori.

"Abbiamo scelto questo orario - spiega il sindaco Ghinelli - perché sappiamo bene che quella zona nelle ore pomeridiane è particolarmente trafficata. Cercheremo di contenere quanto più possibile i disagi alla circolazione. Stiamo anche pensando di rinunciare temporaneamente alla ztl in via Buozzi in modo da consentire agli automobilisti un altro percorso". Percorso vasariano e scavi archeologici L'idea di realizzare un percorso che da piazza Grande arrivi fino al primo dei 52 archi che compongono l'acquedotto è una delle progettualità sulle quali stanno lavorando Comune e Fraternita. Il tragitto si snoderebbe appunto dal centro storico e toccherebbe via delle Conserve, San Fabiano, Cognaia. Una passeggiata inseguento il serpentone che domina la parte nord della città.

"Uno dei prossimi lavori che abbiamo intenzione di realizzare - spiega ancora Pier Luigi Rossi - è il restauro della terrazza del Palazzo di Fraternita. Sappiamo tutti che i cunicoli dell'acquedotto terminano sotto piazza Grande, io per primo insieme a Piero Comanducci li ho percorsi tutti. Potremmo far partire proprio da qui il percorso sotterraneo alla scoperta dell'acquedotto".

Recenti studi condotti sull'area inoltre, hanno permesso di appurare che la struttura attuale si basa su una precedente di epoca romana. Per questa ragione è stato costituito un gruppo di lavoro che conta la presenza anche di archeologi e storici dell'arte. Cenni storici e origine dell'acquedotto "La Fraternita - spiega ancora Rossi - ha costruito l'acquedotto tra la fine del 1500 e i primi del 1600. Quando per la prima volta l'acqua corrente arrivò in piazza Grande fu festa. La fontana era un'opera di misericordia per dare da bere agli assetati. La struttura che verrà recuperata riguarda gli archi vasariani, circa 350 metri. Le due pitture che si trovano sugli archi, in via Tarlati, saranno recuperate dagli Amici dei monumenti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cento giorni per guarire l'acquedotto vasariano: parte il restauro

ArezzoNotizie è in caricamento