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Castiglion Fiorentino, Del Giudice: "Regione Toscana matrigna, decimati i sostegni ai cittadini"

Regione Toscana matrigna, invece di accrescere la propria attenzione verso il cittadino continua nella sua attività di contrazione delle risorse. Tra le vittime di quest’anno il “ Pacchetto Scuola”, ovvero uno degli strumenti, regolato in base...

Regione Toscana matrigna, invece di accrescere la propria attenzione verso il cittadino continua nella sua attività di contrazione delle risorse. Tra le vittime di quest’anno il “ Pacchetto Scuola”, ovvero uno degli strumenti, regolato in base all’indicatore Isee, che aiuta le famiglia a sostenere le spese scolastiche dei propri figli. Il fondo, finanziato in parte dallo Stato ed in parte dalla Regione e gestito dal Comune, vede invariata la quota a carico dello Stato mentre trova ridotta di quasi l’87% quella a carico della Regione Toscana. Una mannaia che si abbatte in modo devastante su un fondo di assistenza che per l’anno scolastico 2015/16 lascerà quasi metà delle famiglie in graduatoria senza ristoro. Ma non è tutto. Parliamo di un contesto gia’ agonizzante, quello dell’edilizia residenziale. Anche qui la Regione usa le forbici e taglia del 50% il finanziamento erogato nell’anno 2015 rispetto a quello all’anno precedente. Il comune , che riceve le domande dei cittadini, potra’ distribuire solo una minima percentuale rispetto al contributo teorico spettante ad ogni richiedente.

“L’inzio dell’anno impone, un po per sua natura, a nutrire grandi aspettative per il futuro. Purtroppo dalla Regione Toscana, depositaria oramai di una moltitudine di competenze demandate dallo Stato, arriva una doccia fredda che annulla di fatto i buoni propositi. Le difficoltà contingenti di una crisi nazionale che pare ormai cristallizzata inducono spesso i cittadini oltre a non poter onorare l’affitto anche a sopportare le spese scolastiche dei figli. La Regione Toscana che ha fatto del diritto allo studio e dell’attenzione al sociale una bandiera, che nel periodo elettorale, per altro, ha sventolato più volte con vigore, pare sorda alle richieste che arrivano dalla popolazione. Non è un bravo amministratore chi trova solo colpe si sa, né è produttiva la politica del capro espiatorio a tutti i costi ma per un Ente Pubblico come quello comunale prescindere dal sostegno statale e regionale è una strada non percorribile. L’auspicio rimane quello che l’inversione di rotta parta dal basso e parta se non subito almeno presto. Ci aspettiamo, quindi, che la Regione Toscana riveda le sue posizioni prima aiutando concretamente chi ha bisogno e poi abbandonando gli slogan scontati e gli annunci ad effetto” dichiara Silvia Del Giudice, Assessore alle Politiche Sociali.

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