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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Consegne a domicilio. Il sindaco: "Troveremo una soluzione, l'importante è stare a casa"

La diffusione del Coronavirus nel territorio, la consegna delle mascherine, controlli, buoni spesa e ordinanze: il punto del sindaco Alessandro Ghinelli

Nella giornata di oggi, in tutta la provincia, sono due le persone risultate positive all’infezione. Una di esse risiede ad Arezzo mentre l’altra a Montevarchi. Con questi ultimi il totale dei residenti nel capoluogo affetti da Covid-19 sale a 52 mentre i malati totali del territorio provinciale sono 374. Sei ricoverati in terapia intensiva, 35 nel reparto di malattie infettive del San Donato e 333 seguiti dai medici presso le proprie abitazioni. 122  i residenti in città costretti alla quarantena (117 adulti e 4 minori). Tre le persone guarite.

“Dall’analisi dei dati - spiega il sindaco Alessandro Ghinelli - vediamo che la crescita è abbastanza contenuta. Detto questo, nella prossima settimana forse, assisteremo ad una crescita dei casi. Non c’è da allarmarsi perché si tratta dei risultati dei tamponi che sono stati eseguiti nei giorni passati e per i quali non è ancora arrivato il responso”.

Da domani presso l’area dello stadio verranno eseguiti, così come richiesto dalla Asl Toscana sud est, 50 tamponi su altrettanti soggetti giudicati a rischio. “Il sistema - spiega Ghinelli - sarà quello già attuato in precedenza del drive through”.

Controlli  e sanzioni

Il bilancio della polizia municipale di oggi vede un complessivo di 143 persone controllate, 128 autocertificazioni prodotte e 5 sanzioni.
Passati in rassegna, col supporto del drone, parchi e aree verdi della città. “Qui le immagini che abbiamo visionato ritraggono persone che se ne stanno in gruppo a passeggio o a fare ginnastica - prosegue Ghinelli - non va bene. Non siamo in una situazione normale. L’emergenza non è ancora finita. Possono fare attività fisica solo le persone che, con tanto di certificato medico, dimostrano di avere patologie tali da rendergli indispensabile uscire di casa per esercizi”.
Controllate poi due aziende orafe e l’ufficio manutenzione del Comune di Arezzo di via Tagliamento dove, al momento, tecnici e personale amministrativo sta lavorando al confezionamento delle mascherine per la popolazione. “A loro va il mio più grande ringraziamento - ha precisato il sindaco - abbiamo controllato insieme alla polizia municipale che venissero rispettate le norme di distanziamento all’interno dell’edificio e, dobbiamo dire, non abbiamo rilevato alcuna anomalia”.

Buoni spesa e consegna mascherine

Domani, così come annunciato dal sindaco, sarà l’ultimo giorno utile per presentare la richiesta per accedere ai buoni alimentari. Successivamente verrà stilata una graduatoria con la quale verrà stabilito l’ammontare del supporto erogato. Per quello che invece concerne la consegna delle mascherine alle famiglie l’attività continua a pieno regime.

“Alle 17 di oggi - spiega Ghinelli - ne erano state confezionate 47mila. I nostri volontari invece hanno già raggiunto 33mila famiglie. A loro un grazie di cuore”.

Consegne a domicilio e ristorazione

Di queste ultime ore la polemica riguardante le consegne a domicilio effettuate da parte dei ristoratori e altri esercenti che stanno consegnando beni presso le case degli aretini. Il codice della strada, così come ricordato dalla polizia municipale, non consente tale attività se non a bordo di mezzi aziendali. Una peculiarità che ha suscitato non poche rimostranze da parte della categoria che in questi ultimi giorni sta lavorando con impegno e non poche difficoltà.

“Le questione è spinosa - spiega il sindaco Ghinelli - La municipale ha fatto il suo lavoro. La normativa è molto chiara. Le consegne a domicilio sono consentite solo a bordo di mezzi aziendali. E’ bene ricordare che le leggi sono fatte per regolare situazioni di normalità e fino al 31 luglio, lo ha detto il presidente del consiglio, siamo in emergenza. Per questo come sindaco sto lavorando per redigere un documento che, pur non andando in conflitto con la municipale, aiuti i ristoratori a fare il loro lavoro. Mi prenderò la responsabilità di creare un’ordinanza dove verrà detto che la sicurezza dei cittadini e l’importanza del rimanere a casa sono più importanti dell’idoneità del mezzo con cui verranno fatte le consegne di cibo e altro materiale. Presto incontrerò il prefetto e le rappresenterò questa mia intenzione. Se non ci saranno problemi procederemo”.

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