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Casentino, ancora scontro nell'Unione dei Comuni. Agostini: "Basta privilegi". I sindaci: "Sciogliamo l'ente"

Di fronte ad una sala affollata con la partecipazione dei dipendenti dell’Unione dei Comuni, e alla presenza anche di numerosi altri Sindaci del Casentino, il presidente Paolo Agostini ha svolto il suo incontro con i collaboratori dell’Ente...

Di fronte ad una sala affollata con la partecipazione dei dipendenti dell’Unione dei Comuni, e alla presenza anche di numerosi altri Sindaci del Casentino, il presidente Paolo Agostini ha svolto il suo incontro con i collaboratori dell’Ente, convocato ed annunciato un paio di giorni fa.

Nel colloquio - si legge nella nota dell'ente -, che dopo le esposizioni di alcuni dei presenti ha assunto le caratteristiche di un dibattito, sono state tracciate le linee del prossimo futuro dell’Unione. Agostini ha chiesto ai collaboratori il massimo dell’impegno in una fase così delicata, ha incassato di nuovo l’annuncio di una mozione di sfiducia da parte dei sindaci, ha ribattuto contestando che le difficoltà dell’Ente nascono da anni e anni di privilegi costruiti con la complicità della politica, e che ancora oggi ci si ostina a non voler rimuovere.

Nell’annunciare che a termini di legge Agostini convocherà la Giunta entro il prossimo 6 aprile, il presidente ha di nuovo richiamato i sindaci sui rischi politici che potrebbero essere causati da un atto di sfiducia. A proposito di rischi, anche dalla struttura stessa sono venuti ammonimenti circa scadenze imminenti da rispettare e necessità di ricoprire ruoli dirigenziali per le mansioni di competenza, ad esempio nel mese che vede l’approvazione dei bilanci sia dell’Unione che dei singoli Comuni. Da parte di alcuni sindaci si è anche manifestata l’intenzione di valutare – qualora perdurasse la situazione attuale di stallo – l’ipotesi di uno scioglimento dell’Unione stessa, cosa di cui già si era parlato l’estate scorsa. Il presidente dopo circa un’ora ha chiusi l’incontro invitando tutti alla massima collaborazione, ricordando che l’Ente a suo avviso può funzionare anche senza determinati ruoli, parlando ad esempio di un tetto agli stipendi dirigenziali, di una apertura maggiore alla trasparenza nei confronti del pubblico, della sua intenzione di ripetere periodicamente incontri collettivi coi dipendenti, proprio per costruire quel dialogo che porti ad un rasserenamento del clima per la migliore operatività dell’Unione. “Basta privilegi è lo slogan per far ripartire l’Unione con un vero cambio di marcia e non dando una semplice mano di vernice a un Ente che invece ha bisogno di cambiamenti reali ed importanti” ha concluso Agostini.

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