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"I nostri ospiti sono tutti vaccinati". Caritas al fianco degli 'ultimi': "Per il dormitorio confronto con Asl e Comune"

Un'attività capillare, puntuale e eseguita nel pieno rispetto della normative vigenti seppure col chiaro intento di coinvolgere cittadini in condizioni di difficoltà estrema

Gli ospiti residenti nelle strutture Caritas hanno tutti completato, o avviato, il processo di immunizzazione dal Covid. "Adesso - spiega il direttore don Giuliano Francioli - si tratta di intercettare quella fetta di popolazione, cittadini senza fissa dimora, che vanno e vengono dalla nostra città. Ovvero tutte quelle persone che stanzionano in città occasionalmente". Un'attività capillare, puntuale e eseguita nel pieno rispetto della normative vigenti seppure col chiaro intento di coinvolgere cittadini in condizioni di difficoltà estrema. "Chi arrivando alle nostre mense vede questo camper - continua don Giuliano - si sente accolto, rispettato. L'iniziativa che abbiamo realizzato insieme alla Asl e alla Misericordia di Arezzo è, a mio avviso, un chiaro segno di vicinanza, socialità, crescita e carità. Sì, di carità, perché essa non si fa solo con l'elemosina ma anche cercando di avvicinarsi all'altro comprendendo le sue problematiche e criticità".

Inverno per Caritas vuol dire anche dormitorio. Al momento non sono state diffuse pubblicamente le modalità con cui riaprirà i battenti la struttura di accoglienza. Sarà richiesto il green pass agli utenti? Oppure saranno previste altre modalità di accesso? "Sentiremo le disposizioni che verranno date dalla Asl e dal Comune certo dovremo stare attenti per far rispettare le distanze ed evitare situazioni di rischio - spiega don Giuliano Francioli - gli ambienti sono tutti regolarmente sanificati ma, ovviamente dovremo confrontarci per comprendere come organizzarci".

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