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Carta dei servizi e regolamenti, 12 osservazioni del Comitato Acqua Pubblica

"Sono documenti delicati che vanno a normare i futuri contratti con le utenze, per questo i sindaci devono essere ben informati prima di votare." E' Gianfranco Morini che parla all'indomani dell'assemblea territoriale dell'Autorità Idrica Toscana...

"Sono documenti delicati che vanno a normare i futuri contratti con le utenze, per questo i sindaci devono essere ben informati prima di votare." E' Gianfranco Morini che parla all'indomani dell'assemblea territoriale dell'Autorità Idrica Toscana di quello che era l'ex Ato 4. Da approvare ci sono la Carta dei Servizi ed i regolamenti, per i quali il Comitato Acqua Pubblica di Arezzo ha preparato una lista di 12 osservazioni tecniche e proposte di modifiche motivate che sono state consegnate ai pochi sindaci e assessori presenti ieri nella sede dell'ex Ato 4. Per il Comune di Arezzo presente l'assessore Sacchetti, poi il battagliero sindaco di Castel San Niccolò Paolo Agostini, poi altri 7 amministratori da Laterina, Civitella, Castel Focognano, Bibbiena e Monte San Savino, Chiusi e Montepulciano su 37 comuni convocati.

E ad assistere alla discussione è rimasto il più nutrito gruppo di cittadini del Comitato, il presidente del Forum della Famiglie Numerose Luca Agostini e 3 consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle della Valdichiana senese.

Le 12 osservazioni consegnate a sindaci ed assessori

I membri dell'AIT arrivati da Firenze hanno illustrato le linee guida generali che ogni ambito dovrà adottare e rispettare nei regolamenti.

Hanno adottato un metodo secondo noi poco trasparente - ha dichiarato Morini - perché stanno proponendo l'approvazione della Carta dei Servizi che fa riferimento e rimanda a regolamenti che ancora non esistono, questo i sindaci lo devono sapere e non arrivare al voto ignari di cosa stanno per approvare. Proprio questo aspetto sono riuscito a comunicare a tutti durante l'assemblea grazie alla possibilità di parlare che mi è stata data su richiesta dell'assessore Sacchetti.

E' stato poi l'assessore del Comune di Laterina che ha portato al centro dell'assemblea il tema, tanto caro al Comitato, dei distacchi per morosità chiedendo se fossero legittimi:

Il Responsabile del Servizio Tutela del Consumatore dell'AIT ha risposto affermativamente, chiosando che ci sono state anche delle sentenze di alcuni tribunali italiani al riguardo - racconta Morini - io non sono potuto intervenire perché ho l'autorizzazione a presenziare ai lavori e non ad intervenire, ma la Giurisprudenza si è più volte espressa anche contro l'interruzione del servizio idrico per le utenze domestiche, sulla base del principio che, anche laddove fosse conclamata la morosità "la sospensione della fornitura di un bene primario come l'acqua appare sproporzionata a fronte di un adempimento pecuniario". (Decreto tribunale di Bari 09/09/2004- Ordinanza Tribunale di Enna- Provvedimento del Tribunale di Tempio Pausania, sez. staccata di Olbia del 6/7/2012 e che la pratica dei distacchi per morosità è stata dichiarata "vessatoria" con sentenza del Tribunale di Latina 31/10/2006). Nessuno dei presenti, in quel momento ha fatto notare che per il recupero delle morosità il diritto civile individua adeguati strumenti che nulla hanno hanno a che vedere con l'interruzione di un pubblico servizio, peraltro essenziale.

Altro tema caldo, ormai da tempo, e che preoccupa sempre di più il Comitato Acqua Pubblica è il famigerato deposito cauzionale, quella somma che viene prelevata agli utenti in bolletta per coprire le eventuali morosità. Secondo Morini e gli altri cittadini presenti, il rischio è che questa misura venga del tutto legittimata con l'approvazione della Carta dei Servizi e dei regolamenti:

C'è un passaggio che deve essere chiaro a tutti, l'Autorità Idrica dice che il deposito cauzionale è obbligatorio, ma la delibera dell'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico stabilisce che il gestore (nel nostro caso Nuove Acque) di concerto con l'Autorità di Ambito può applicare, al momento della stipula del contratto, un deposito cauzionale.

Si legge infatti nell'articolo 3 comma 1 della delibera del 28 febbraio del 2013 n.86 sulla disciplina del deposito cauzionale per il servizio idrico integrato: "Il gestore può richiedere all’utente finale, all’atto della stipulazione del contratto di somministrazione, il versamento di un deposito cauzionale, nei limiti di quanto disposto dal presente provvedimento".

Per noi resta una misura che il gestore può non applicare ed è anche discriminatoria nei confronti di chi non paga tramite conto corrente, visto che sono esentati dal deposito cauzionale tutti coloro che pagano la bolletta tramite posta o banca.

Insomma la battaglia del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo continua punto per punto su ogni minimo dettaglio tecnico che può fare la differenza per gli utenti finali e presto preparerà una serie di risposte anche alle dichiarazioni ed ai numeri forniti dai vertici di Nuove Acque in occasione della presentazione del bilancio di sostenibilità 2014, ma sulle tariffe Morini e compagni hanno consegnato un appello agli amministratori pubblici presenti e dichiarato:

Quando dicono per esempio che le tariffe non le fanno loro, questa è una cosa non vera, non ci vengano a raccontare che le fa qualcun'altro sopra di loro, chi sarebbe questo qualcun'altro? I Sindaci? No".

Appello ai sindaci sul metodo tariffario e le morosità

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