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Carenze tecniche e digitali per attuare il Pnrr? Arriva la solidarietà territoriale

L'obiettivo è quello di creare sinergie e forme di collaborazione per superare le lacune che possono esserci in alcuni organigrammi degli enti locali

Carenza di personale, mancanza di competenze tecniche e digitali per essere pronti ad attuare i progetti del piano nazionale di rinascita e resilienza? Allora i comuni attuano la solidarietà territoriale. E' questo il concetto alla base del patto tra i sindaci aretini promozzo dalla presidente della Provincia di Arezzo Silvia Chiassai Martini insieme alla Prefetta Maddalena Del Luca. L'obiettivo è quello di creare sinergie e forme di collaborazione per superare le lacune che possono esserci in alcuni organigrammi degli enti locali.

 “Il protocollo d’intesa, firmato questa mattina tra la Provincia di Arezzo ed i comuni del territorio, ha come finalità l’attuazione delle progettualità del Piano nazionale di ripresa e resilienza e degli altri interventi ad essi collegati. Attraverso questo accordo - spiega la presidente Chiassai - vengono fissate le basi per un fattivo supporto alle amministrazioni pubbliche locali, per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune, un approccio metodologico snello, elastico, coordinato e sistemico che consente anche ai comuni di minore dimensione, di beneficiare di conoscenze e competenze ormai indispensabili nella attività di una pubblica amministrazione moderna e veloce, fondamentali nel percorso di innovazione di cui la Pa è stata di recente e per necessità investita. Il protocollo prevede la collaborazione anche per i temi legati alla digitalizzazione, formazione professionale, la stazione unica appaltante. Inoltre vi sarà la possibilità di costituire nella nostra provincia, comunità energetiche rinnovabili, un modo concreto per essere protagonisti della transizione ecologica che, oggi come non mai, è una priorità per il nostro paese. I beneficiari di questa rivoluzione green saranno le amministrazioni, il cittadino e il mondo delle imprese: potranno scegliere di essere produttori e consumatori di energia rinnovabile, permettendo il contenimento dei costi dell’energia che stanno incidendo fortemente da mesi.
Infine, per giungere ad una vera riforma della pubblica amministrazione, è necessario ridurre gli oneri burocratici e rimuovere i vincoli che hanno rallentato l’attrazione degli investimenti e ridotto la produttività, affinché il cittadino possa ricevere servizi di qualità, digitali, veloci e omogenei su tutto il territorio”
 

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