Caos tamponi scuola, lettera di una mamma: "In coda due ore e mezzo e bambini stremati"

Il caos tamponi si fa ancora sentire. Attraverso la pagina Facebook di Arezzo Notizie arriva il racconto di una mamma che mette in evidenza come il sistema non funzioni e non sia adatto a gestire la quantità di tamponi che sono richiesti per rientrare a scuola. E il tutto nonostante la disponibilità, la pazienza e la bravura di operatori che alla fine erano esausti.

"Cara arezzonotizie.it sono uno dei tantissimi genitori che ieri, sabato 28 mattina, ha aspettato due ore e mezza per un tampone ad una bambina di 6 anni .(sono arrivata alle 10 e il tampone l'ha fatto alle 12,20). Vorrei che si iniziasse a puntare il faro su tutto quello che noi famiglie e sopratutto i bambini siamo costretti a fare e sopportare quotidianamente. Possibile che dopo due anni dall’inizio della pandemia, per il rientro in classe, si debbano aspettare due ore e mezza per un tampone? Possibile che quei poveri angeli della Misericordia (erano esausti ) debbano inserire manualmente i dati per il tracciamento? Possibile che era solo una santa dottoressa a fare i tamponi? Possibile che non si riescano a creare dei punti per i tamponi dove vanno solo bambini? Ieri i bambini erano stremati infreddoliti, una bimba non si è sentita bene ha avuto un mancamento e tutto questo sa perché? Perché non ci è arrivato in tempo il voucher con il Qrcode dalla Asl per fare il tampone T0, quello ci avrebbe permesso di prenotare in farmacia un tampone (tempo massimo 20 minuti) e non intasare la Misericordia creando file immense. Alla fine invece di aumentare i punti tampone diminuiamo gli orari? E tutto questo per far tornare i bambini a scuola lunedì. Non possiamo più permetterci di fare gli slalom tra la burocrazia e le assenze istituzionali. Non so quale sia la soluzione. So solo che vorremmo più praticità e meno silenzi."