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Cannabis, sì della commissione Giustizia alle piantine coltivate in casa per uso terapeutico. Il caso di Walter

Una battaglia vinta anche grazie all'aretino, assolto lo scorso aprile dal tribunale di Arezzo

Solo una emoticon sulla sua pagina Facebook, che non basta però a contenere la soddisfazione. Walter De Benedetto ha commentato così l'approvazione in commissione Giustizia della Camera del nuovo testo sulla coltivazione di cannabis. La sua emblematica storia è diventata un simbolo per chi in questi anni ha portato avanti una battaglia sul fronte della legalizzazione. 

Il nuovo testo introduce una importante novità: viene depenalizzata la coltivazione fino a 4 piante, per uso personale. 

"In questo modo - ha commentato Mario Perantoni, presidente della commissione e deputato del Movimento 5 Stelle - si depenalizza la coltivazione di non oltre 4 piante ‘femmine’ in casa". E ha poi aggiunto: "La coltivazione in casa di canapa è fondamentale per chi deve farne un uso terapeutico spesso non la trovano disponibile".

La storia di Walter

Proprio come accadde a Walter: malato di artrite reumatoide finì a processo con l'accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti per aver allestito una serra dove coltivava piante di marijuana. Usava la sostanza per lenire i terribili dolori causati dalla malattia, perché le quantità di medicine prescritte dai medici erano difficilmente reperibili nei canali istituzionali di approvvigionamento dei farmaci. Con una sentenza destinata a fare la storia della giurisprudenza, Walter è stato assolto lo scorso 27 aprile dal gip Fabio Lombardo, dopo che anche la stessa pm Laura Taddei aveva chiesto l'assoluzione. 

Le modifiche presenti nel nuovo testo

Oltre alla depenalizzazione per la coltivazione di un massimo di 4 piantine, sono state inserite anche alcune modifiche per quanto riguarda le sanzioni: diminuiscono per i fatti di lieve entità, ma aumentano nei casi più gravi. Le pene per i reati connessi a traffico e spaccio la pena aumenteranno da 6 a 10 anni di detenzione, in modo da scoraggiare la vendita illegale di cannabis.

Cannabis: cosa prevede il testo

Il testo adottato, spiega Today,  è la sintesi delle tre proposte di legge depositate rispettivamente da +Europa, M5s e Lega in commissione Giustizia della Camera. La novità più importante riguarda la non punibilità della coltivazione di piccole quantità. Di fatto, con il nuovo ddl viene legalizzata la coltivazione per uso personale di massimo quattro piante "femmine" di cannabis. Vengono depenalizzati anche i "fatti di lieve entità" attraverso una distinzione tra le varie tipologie di stupefacenti. Nel caso sia una persona tossicodipendente a commettere il reato di produzione o spaccio, il testo dà la possibilità di sostituire la pena del carcere con i lavori socialmente utili. Il provvedimento, infine, aumenta le pene in caso di associazione a delinquere e spaccio nei confronti di minorenni.

Lo schieramento delle forze politiche su questo tema appare ben definito. I partiti di destra hanno votato contro il nuovo testo base: Lega, Fratelli d'Italia, Coraggio Italia e Forza Italia. Solo Elio Vito, deputato forzista, ha votato a favore ringraziando poi su Twitter il suo gruppo per "avermi dato l'opportunità di manifestare il mio voto favorevole, in coerenza con la mia storia e le mie convinzioni radicali e antiproibizioniste". Tutti gli altri hanno votato a favore, con l'eccezione di Italia Viva che ha scelto di astenersi.
 

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