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Un campus alla Casa del Pietro, ecco "Prendersi cura". Per bimbi con disabilità e non

“Prendersi cura”, è il tema del campus solare che si svolgerà alla Casa del Pietro tra il 13 e il 24 giugno. Il nome dell’iniziativa, Star(t) care, per esplorare il futuro, è pensato proprio per richiamare il concetto dell’economia circolare

“Siamo davvero entusiasti di questo progetto destinato ai giovanissimi, che abbiamo realizzato insieme all’Associazione Crescere e alla fattoria didattica La Casa del Pietro”. Così commenta Tommaso Chiarini, che di lavoro fa il Global Business Development Manager per Tca SpA, ma che in questo caso si è cimentato con Giulia Tartagni, specializzata in transizione ecologica e comunicazione della sostenibilità, e con Silvia Ciarpaglini, nome noto nell’ambito dell’organizzazione eventi e che lavora da anni nel welfare comunitario e della neurodidattica per promuovere l'apprendimento consapevole del protagonismo giovanile attraverso reti sociali di prossimità.

Tca ha chiesto la collaborazione di interlocutori esperti, come anche Serena Pancioni e Faustina Bertollo, perché quando si parla di inclusività, di apprendimento e di sostenibilità, ma soprattutto quando l’iniziativa è pensata per un pubblico di giovanissimi, con disabilità o meno, tra i 6 e 12 anni, non è proprio possibile lasciare nulla al caso.

“Prendersi cura”, è il tema del campus solare che si svolgerà alla Casa del Pietro tra il 13 e il 24 giugno. Il nome dell’iniziativa, Star(t) care, per esplorare il futuro, è pensato proprio per richiamare fin da subito un concetto fondamentale per il nuovo mondo, quello in cui l’economia lineare sarà sostituita da quella circolare.

 “Abbiamo scelto la parola ‘esplorare’ perché significa concedersi uno spazio fisico, ma prima ancora mentale, per osservare e scoprire qualcosa fuori dall’ordinario, di cosa è fatta la nostra terra ad esempio ma anche quale sia il giusto atteggiamento per scoprire qualcosa di nuovo”.

Esplorare, nel campus, significa iniziare a guardare la terra e le sue materie prime, osservandola con attenzione e allo stesso tempo lasciandosi andare, grazie alla creatività senza freni, all’esplorazione delle sue possibilità per il futuro, possibilità che partono dal suo prendersene cura nel presente. 

La grafica è stata realizzata partendo da un disegno di Mia, una ragazzina di 9 anni, che tra i tanti interessi è un’autodidatta grafica.

“I giovani hanno un grandissimo potenziale, che molto spesso si esprime già in età giovane e ci sembrava assolutamente appropriato non solo incentivare un lavoro davvero ben fatto, ma soprattutto scegliere la proposta che meglio esprime la dimensione dello sguardo al futuro, dell’entusiasmo e della curiosità, verso ciò che sarà il mondo.

Quel mondo che è del futuro sì ma verso cui stiamo tutti andando con l’azione del presente”, prosegue Chiarini.

I giovanissimi e le giovanissime saranno chiamate a attivarsi in un laboratorio di 2 settimane di raccolta e trasformazione della materia, attraverso varie tecniche sostenibili come la fotografia antica, come il lumen print e la cianotipia, o più moderne e tecnologiche, come la stampante 3D. La materia sarà oggetto di attenta ricognizione e partendo dalla sua esplorazione si giungerà alla scoperta di cosa essa può diventare, trasformandosi.

Un percorso formativo e informativo, ma ludico e avventuroso, in un contesto che elimina stereotipi e promuove l’inclusività, quella vera perché agita. La materia inorganica, sarà l’oggetto dell’esplorazione, ma non solo. Il tema del prendersi cura sarà visto in un senso ampio: quello che abbraccia anche le persone e una natura ricca di vegetazione e animali.

Alla fine del campus il/la partecipante otterrà un vero e proprio distintivo affinché possa sempre richiamare quanto percepito ed elaborato. Inoltre i risultati del percorso di ciascuno saranno esibiti in una mostra dedicata e ospitata dalla Casa del Pietro, per poi essere successivamente consegnati alle famiglie e raccontati, in occasione di un incontro conclusivo in data 24 Giungo a partire dalle ore 18.

Tca SpA provvederà alle spese e alle famiglie verrà chiesta l’iscrizione all’associazione Crescere, al costo di 10 euro una tantum, e un contributo settimanale di euro 50 euro che sarà integralmente devoluto alle associazioni attive durante l’iniziativa, affinché possano portare avanti ulteriori progetti che rendiconteranno con una comunicazione diretta a ogni iscritto.

Per iscriversi è possibile contattare il numero 392.9515558 . Risponderà Faustina Bertollo, coordinatrice del campus e Presidente dell’Associazione Crescere, che spiegherà il regolamento e tutti i dettagli e invierà la documentazione utile per l’iscrizione.

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