Sulla vicenda dell'assegnazione del campo da rugby aretino interviene anche il consigliere Pd Donato Caporali.

“Prima la cacciata del Vasari Rugby dal campo che aveva in assegnazione. E questo – citiamo l’assessore Tanti e la sua risposta ad un’interrogazione in Consiglio – “probabilmente per un errore materiale che può accadere” nella documentazione allegata alla partecipazione al bando comunale. Poi la decisione del Tar che ha accolto la richiesta di sospensiva dei provvedimenti comunali avanzata dal Vasari Rugby. Il Tribunale amministrativo scrive che “le censure dedotte dall’associazione ricorrente presentano profili meritevoli di adeguato approfondimento in sede di merito”. Quindi si andrà in discussione il 23 marzo 2016.

Risultato finale? L’incertezza più assoluta. Stiamo parlando di una struttura di proprietà dell’Amministrazione comunale e nella quale più di 300 ragazzi e giovani praticano il rugby. Il Vasari ha invitato l’altra società ad utilizzare comunque l’impianto. Ed è ovviamente auspicabile che la struttura di via dell’Acropoli possa ospitare le due società in modo tale da sviluppare questa disciplina sportiva che non è solo in crescita in termini di attenzione nazionale da parte dei media ma anche, e mi riferisco in modo particolare alla dimensione locale e al Vasari, è capace di sviluppare attrazione turistica con gli eventi sportivi.

In questo quadro è complesso accettare che il Comune di Arezzo, proprietario dell’impianto, stia in panchina attendendo l’esito del confronto tra le due società sportive e limitandosi alla verifica delle carte bollate. Verifica che lo stesso Tar ritiene poi meritevole di “adeguato approfondimento”.

Per ora siamo all’”intercetto” e per la Giunta Ghinelli la meta è sempre più lontana.