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Calano i residenti in provincia di Arezzo

Secondo Coldiretti, che presenta e commenta i numeri, l'agricoltura è l'antidoto contro lo spopolamento delle campagne e delle aree rurali

I toscani residenti sono 3.663.191 quasi 30 mila in meno in un anno (-0,80%). Prato (-2,69%) e Firenze (-1,12%) sono le province dove il calo demografico è stato più marcato tra il 2021 ed il 2022, Pistoia (-0,29%) e Pisa (-0,23%) quelle che hanno retto meglio in uno scenario in cui nessuna delle province toscane ha guadagnato residenti. Arezzo ha un calo dello 0,47%, un dato che resta sotto la media toscana. In provincia al 1 gennaio 2022 ci sono 334.926 abitanti.

La riduzione più vistosa riguarda i residenti stranieri che sono passati da 425.931 a 406.508: - 4,56%. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dell’ultimo censimento Istat che conferma una regione sempre più vecchia con il 26,1% di residenti con 65 anni o più contro il 25,8% dell’anno prima propriomentre la popolazione più giovane continua a diminuire. Trend che vale sia per la popolazione residente di età compresa tra 0 e 14 anni (11,9% contro il 12% di un anno prima) sia per i residenti compresi nella fascia di età tra 15 e 64 anni (62,1% contro il 62,2% del 2021).

“Il costante e progressivo invecchiamento della popolazione lo notiamo soprattutto nelle aree rurali e più marginali del nostro paese dove questo fenomeno ha portato in un decennio alla drastica riduzione del 44% delle persone tra 15 e 39 anni residenti. – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – Le ragioni della fuga dalle campagne dei giovani e delle loro famiglie sono legate al digital divide, agli storici ritardi sull’accessibilità e ai collegamenti con le città così come alle mancanza di servizi indispensabili he rappresentano un freno allo sviluppo delle attività economiche ed elementi scoraggianti per chi vorrebbe restarci e viverci. Nonostante questo scenario il tasso di occupazione dei giovani nelle aree rurali è superiore rispetto a quello delle città come ha evidenziato l’ultimo rapporto di Ismea grazie proprio ad un’agricoltura multifunzionale, guidata da giovani e donne, che rappresenta l’antidoto allo spopolamento delle nostre campagne e al rilancio dei nostri borghi”. 

Gli sforzi, gli investimenti ed il premio insediamento del Piano di Sviluppo Rurale con 40 milioni nel quinquennio 2023-2027 insieme alle produzioni di qualità certificate Dop e Igp che sono una spinta incredibile per le economie rurali, ai brand territoriali, i riconoscimenti che valorizzano e pubblicizzano le risorse naturali, gastronomiche, storiche, culturali e turistiche, stanno contribuendo a riportare i giovani volenterosi a coltivare la terra, a vivere le campagne, le colline e le montagne. Sono 4.336 le aziende agricole con a capo un giovane imprenditore con una età fino a 40 anni (9%) che coltivano 75.395 di ettari (13,4%), nel 53% dei casi in affitto, per una superficie media di 11,8 ettari. Su 1.230 aziende multifunzionali con capoazienda fino a 40 anni 808 sono specializzate nell’ospitalità agrituristica, 168 nelle attività conto terzi, 108 producono energia solare, 91 trasformano prodotti vegetali, 46 svolgono attività di fattoria didattica e 38 di agricoltura sociale. In un caso su due (52%) le aziende sono condotte da meno di 10 anni ed in un caso su tre (33%) si tratta di aziende nuove, start-up vere e proprie, il cui capitale fondiario non proviene da famigliari o parenti. 

Tra i dati che emergono – spiega Coldiretti Toscana secondo il rapporto Ismea – è l’attitudine, delle imprese agricole toscane, a fare almeno un investimento innovativo nel triennio 2018-2020: il 32% contro il 12,4% delle imprese con capoazienda over 40. Nella più delle metà dei casi si tratta di investimenti sulla meccanizzazione poi impianto e semina, concimazione del suolo, lotta fitosanitaria e marketing. 745 sono le aziende biologiche su uno stock di 4.336, 81 gli allevamenti bio. Il 60% è associata ad organizzazioni di produttori o ad una rete di imprese. 

Provincia 

Residenti 1 gennaio 2022

Differenza residenti con 2021

Arezzo

334.926

- 0,47%

Firenze

987.501

- 1,12%

Grosseto

217.009

- 0,38%

Livorno

327.262

- 0,53%

Lucca

382.464

- 0,39%

Massa Carrara

188.483

- 0,71%

Pisa

417.041

- 0,23%

Pistoia

289.414

- 0,29%

Prato

258.123

- 2,69%

Siena

261.209

- 0,98%

Toscana

3.663.191

- 0,78%

Elaborazione Coldiretti su dati Istat

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