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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Pioggia col contagocce, ridotta portata dei fiumi e le paure degli agricoltori: è allarme siccità

L'Aretino è messo a dura prova da questa ondata di caldo anomalo associato alla scarsità di pioggia: la situazione non è estrema con nel nord Italia, ma si profila comuque allarmante

Temperature da settimane sopra la media, pochissima pioggia, terreni aridi: in una sola parola, siccità. Anche l'Aretino è messo a dura prova da questa ondata di caldo anomalo associato alla scarsità di pioggia: la situazione non è estrema con nel nord Italia, ma si profila comunque allarmante. Lo gridano a gran voce le associazioni di categoria del mondo dell'agricoltura. Emerge in tutta la sua brutalità osservando i fiumi in secca. 

"Nella nostra regione - spiega Lorenzo Sestini, esperto di Arezzo Meteo - non siamo in stato di allerta ma i dati comunque sono allarmanti. Adesso non dobbiamo sprecare le risorse che abbiamo. Basti pensare che ad Arezzo solitamente piovono 800mm in media all'anno. In questo 2022, il dati fanno presagire che si rischia di non arrivare nemmeno alla metà".

Poi la situazione dei fiumi: "Disastrosa - commenta Sestini -  in primis la Chiana. Forse per la prima volta alla Chiusa dei Monaci vedremo il letto del fiume".

Secondo i dati di 3BMeteo anche l'Arno sarebbe in difficoltà e avrebbe flussi dimezzati rispetto alla media mensile. Mentre, come ha spiegato questa mattina l'assessore regionale Monni, "i bacini di Bilancino e Montedoglio rappresentano un’importante riserva idrica, e stanno garantendo l’approvvigionamento ai territori della Toscana centrale; se necessario potranno garantire approvvigionamenti anche ad altri territori toscani".

Ma quanto ha piovuto in questa prima metà del 2022? Poco, pochissimo: "Alla stazione meteo di Chiani siamo solo a 251mm da inizio anno", spiega Sestini. Stando alle previsioni del Consorzio Lamma, inoltre avremo "un luglio ed agosto con temperature sopra la media e precipitazioni sotto la media, che sarà causa anche di importanti fenomeni di evaporazioni delle acque".

I Comuni corrono ai ripari

Intanto alcuni comuni della provincia sono corsi ai ripari. L'Autorità idrica toscana alcuni giorni fa ha invitato tutte le amministrazioni "ad adottare un’ordinanza per la tutela della risorse idropotabili in tutto il periodo estivo 2022" con l'obiettivo di scongiurare un razionamento di acqua nei prossimi mesi estivi. Un'ordinanza che sancisce che "l’uso (dell'acqua) dovrà essere limitato massimamente e rivolto in maniera esclusiva agli essenziali scopi igienici e domestici. Le violazioni saranno punite con un minimo di 100 euro e un massimo di 500 euro".

All'appello ha già risposto il comune di San Giovanni Valdarno con una ordinanza in base alla quale dal 1 luglio al 30 settembre sarà in vigore "l'assoluto divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare l'acqua potabile proveniente dagli acquedotti urbani e rurali per scopi diversi da quelli igienico-domestici".

Le paure degli agricoltori

La siccità ha già iniziato a creare difficoltà agli agricoltori. E' quanto sostiene Coldiretti Toscana, secondo la quale, con precipitazioni praticamente più che dimezzate, è a rischio il 30% della produzione agricola regionale.

Una situazione che di solito si può presentare nel mese di agosto, non da metà giugno.

"Qui siamo in anticipo di due mesi - spiega il Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi -. Più che il presente, che possiamo al momento gestire, sono le prossime settimane a terrorizzarci. Coltivazioni pregiate come gli olivi, iniziano a manifestare grande sofferenza a causa dello stress idrico e delle alte temperature, lo stesso per il grano dove si prevede un calo delle rese almeno del 20%, e per il girasole, l’orzo ed il mais. Laddove è possibile, per salvare il raccolto ed evitare di perdere il raccolto di ortaggi e frutta, le aziende agricole stanno intervenendo con l’irrigazione di soccorso mediante l’emungimento dei pozzi delle acque di falda con un’ulteriore impennata dei costi per l’attività di pompaggio”.

L'appello di Eugenio Giani

Di questa mattina l'appello social del presidente della Regione Eugenio Giani: "Le condizioni di siccità sono simili al 2003 e il 30% delle falde idriche sotterranee sono caratterizzate da abbassamenti significativi con tendenza al peggioramento.
Al lago di Bilancino sono invasati al momento 65 milioni di mc (erano 67 milioni 20 giorni fa) e insieme al lago di Montedoglio, anch’esso molto carico, costituiscono le nostre riserve idriche più importanti in grado di garantire approvvigionamento ai vari territori.  
Avvieremo un percorso per intervenire in modo strutturale ma oggi è necessario l’impegno di ciascuno di noi: l’acqua è un bene prezioso, non sprechiamola!"

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