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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Il Calcit dona apparecchiature da 160mila euro all'ospedale San Donato

Nuova donazione del Calcit alla sanità aretina. Anzi, doppia donazione. Questa mattina infatti, all’auditorium Pieraccini del San Donato, il presidente Gian Carlo Sassoli ha presentato due strumenti: uno per l’anestesia con gas medicali destinato...

Nuova donazione del Calcit alla sanità aretina. Anzi, doppia donazione. Questa mattina infatti, all’auditorium Pieraccini del San Donato, il presidente Gian Carlo Sassoli ha presentato due strumenti: uno per l’anestesia con gas medicali destinato alla Rianimazione e una colonna per la Ginecologia e la Chirurgia generale. Il costo complessivo delle due apparecchiature è di 160 mila euro.

“Due strumenti tecnologicamente innovativi – ha spiegato Sassoli - Il sistema Visera ad oggi in Toscana é presente solo ad Arezzo ed il sistema Mirus in pochi altri centri. Il Calcit, grazie ai contributi dei cittadini, continua a garantire al nostro ospedale la tecnologia adeguata, tesa a migliorare l’appropriatezza e la qualità dei servizi nell’esclusivo interesse dei pazienti”.

Il Sistema Mirus sarà utilizzato in Rianimazione per sottoporre ad anestesia i pazienti, non iniettando sostanze nell’organismo ma attraverso il respiro di gas. Questo sistema consente una ripresa più veloce del paziente e meno effetti collaterali. “Si tratta di uno strumento innovativo sperimentato in Germania - spiega Marco Feri, direttore Rianimazione – In Italia è in uso solo all’interno di un ospedale del nord e adesso da noi, grazie al contributo fondamentale del Calcit”.

L’altro Sistema, chiamato Visera, è invece una colonna per la Ginecologia e la Chirurgia generale. “In Ginecologia – spiega il direttore Franco Lelli – sarà utilizzata per interventi di endoscopia e laparoscopia, quindi mini invasivi. Lo strumento ha una risoluzione di immagine pari a 4k, con uno schermo di servizio molto grande, che consente di vedere con chiarezza tutti i particolari ed effettuare interventi molto precisi. La collaborazione con il Calcit ha sempre portato buoni frutti e ci permette di progredire in campo tecnologico”.

“Si tratta di un nuovissimo sistema per eseguire interventi in chirurgia mininvasiva – ha dichiarato Graziano Ceccarelli, direttore Chirurgia generale - La visione nettamente più nitida va incontro alle maggiori esigenze di precisione delle procedure laparoscopiche. Ciò permette di eseguire meglio i gesti chirurgici, anche quelli più delicati; permette di riconoscere meglio le strutture anatomiche ed aumentare la sicurezza del paziente durante le procedure, soprattutto in campo oncologico. Per il nostro ospedale è un ulteriore passo in avanti nella tecnologia”.

Il direttore generale della Asl Toscana sud est, Enrico Desideri, ha ringraziato il Calcit “per l’ennesima dimostrazione di attenzione alla salute degli aretini e alle esigenze della sanità, attraverso strumenti che rappresentano l’avanguardia e che proiettano i nostri ospedali nel futuro”.

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