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Cadorna: giù il murales e su il nuovo centro per l'impiego. Così il progetto definitivo

Ieri, 30 giugno, durante la seduta del consiglio comunale di Arezzo, gli assessori Casi e Lucherini hanno dato conto dei dettagli riguardanti il progetto di riqualificazione dell'area

Il progetto definitivo c’è e ieri, 30 giugno, è stato presentato al consiglio comunale. Arezzo avrà un nuovo centro per l’impiego e sorgerà al posto della palazzina ex comando della caserma Cadorna, edificio confinante con piazza della Misericordia che attualmente ospita sulla propria parete il murales realizzato durante Icastica 2015 dagli artisti Moneyless e Eron. L’opera di street art dunque sarà distrutta contestualmente alla demolizione dell’immobile. E al suo posto vi sorgerà un nuovo immobile di tre piani e 1.900 metri quadrati.

“Abbiamo approvato – ha sottolineato l’assessore Alessandro Casi – un progetto di particolare rilievo sia edilizio che di riqualificazione urbana che prevede la ricostruzione, a seguito della demolizione dell’edificio esistente, di un nuovo stabile, inserito armoniosamente nell’architettura attuale della piazza. Abbiamo deciso di procedere con la preventiva demolizione perché a seguito dei controlli eseguiti dai tecnici incaricati sono emerse numerose criticità strutturali. Con l’intervento in oggetto riusciremo a dare alla città un edificio nuovo, efficiente, anche in termini di risparmio energetico, funzionale e al passo con i tempi. È la prima risposta in termini di decoro e sicurezza”.

Un’opera già in passato balzata agli onori delle cronache locali dopo che l’assessora all’urbanistica di Arezzo, Francesca Lucherini, aveva presentato il percorso di riqualificazione dell’area. “Contestualmente al progetto - ha specificato l’amministratrice durante la seduta del consiglio comunale - sarà avviata la pratica di variante urbanistica al nuovo Piano Operativo. Per poter procedere a una demolizione e ricostruzione, infatti, occorre espletare tale iter perché attualmente la palazzina è inserita in un piano attuativo del centro storico in cui sono previste solo opere di ristrutturazione. La stessa non è inoltre soggetta, a differenza di altri edifici della piazza, ad alcun vincolo della Soprintendenza come ha rilevato una recente verifica da cui è emerso lo svincolo effettuato fin dal 2009. Il progetto è stato seguito personalmente da noi assessori insieme agli uffici Opere Strategiche-Manutenzione e Urbanistica in una costante collaborazione. Parliamo di un immobile moderno, con richiami al contesto e che darà una permeabilità pedonale tra piazza Amintore Fanfani e piazza del Popolo”.

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