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Verso la cabina di regia

Restrizioni dopo il 25 dicembre? Anche la Città del Natale attende, Chierici: "Rischio c'è, ma è calcolato"

Il presidente della Fondazione che organizza l'evento fa il punto in attesa di conoscere nel dettaglio le misure che il Governo ha in mente per i giorni immediatamente successivi. Da capire se incideranno sulla Città del Natale e su altri eventi già organizzati

C'è forte attesa per la cabina di regia che il governo Draghi terrà nella giornata di domani per decidere quali ulteriori restrizioni porre nel corso di queste vacanze natalizie per arginare la corsa della variante Omicron in Italia. Se per il 24 e il 25 pare che siano previste solo delle raccomandazioni, misure più stringenti potrebbero arrivare dal 27 dicembre con il nuovo decreto che dovrà essere firmato nel consiglio dei ministri che si terrà subito dopo la cabina di regia.

Anche ad Arezzo tutti sono alla finestra a guardare cosa accadrà, consapevoli del fatto che qualche ricaduta potrebbe esserci anche sugli eventi già in piedi, come quello della Città del Natale. 

"Preoccupati? Noi vorremmo arrivare fino in fondo, abbiamo preso degli impegni, ma il rischio che qualcosa salti c'è e lo avevamo previsto. Non saranno spesi soldi a vuoto, questo non ce lo possiamo permettere visto che sono risorse in sostanza pubbliche" commenta il presidente della Fondazione Arezzo Inotur Simone Chierici. 

Se per i giorni di fine anno e per l'inizio del 2022 le restrizioni impedissero alcuni eventi, o se le restrizioni fossero così forti da provocare moltissime disdette la fondazione è pronta a correre ai ripari: "Proprio per le incognite che ci sono sempre state nella fase di progettazione e organizzazione della Città del Natale gli accordi con gli artisti di strada prevedono che le loro esibizioni possano essere rimandate di qualche mese, con una nuova data da concordare e questo senza nessuna penale, senza aggravi di costi. Per la ruota panoramica il discorso è ancora diverso - spiega Chierici - il gestore si assume il rischio d'impresa, l'accordo è che è suo l'incasso dovuto alla bigliettazione e quello che succederà non ci vincola."

Cerrto la manifestazione ha già raggiunto numeri impensabili alla vigilia. La Confcommercio che gestisce il mercatino dei tirolesi di Piazza Grande e la casa di Babbo Natale ha fatto una stima a sei zeri del numero di visitatori dalla metà di novembre in poi. 

"Per i prossimi fine settimana grosse cose diverse non ce le aspettiamo, anche se il ventaglio di ipotesi è ampio. Qui in centro l'obbligatorietà della mascherina all'aperto c'è già nei fine settimana, i controlli e la sorveglianza da parte degli addetti per il rispetto del protocollo Covid ci sono e anche i feedback che ci sono arrivati sono positivi" conclude Chierici.

Ma quali misure potrebbero essere introdotte dal Governo?

Secondo quanto riporta Today.it non ci saranno lockdown né chiusure generalizzate: "raccomandazioni" per il Natale e poi dal 27 dicembre un decreto che imporrà misure più severe. Le misure più probabili sono le seguenti: le mascherine dovranno essere indossate anche all’aperto, la durata del Super Green Pass verrà ridotto a sei mesi e gli eventi di piazza e le feste in discoteca saranno sconsigliati. Accantonata l'irrealistica ipotesi di imporre tampone ai vaccinati in ristoranti, cinema e teatri. Sul tavolo c'è la proposta lanciata da Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni: "Meglio puntare sulla terza dose per accedere ovunque". Quindi, alcune attività potrebbero essere permesse solo a chi ha fatto anche la terza dose. Non basteranno, come adesso, averne fatto due o essere guariti dal Covid.

Qual che è quasi certo è che per la sera del 24 e il pranzo del 25 il governo dovrebbe limitarsi a raccomandazioni sulle feste in casa, dove non è possibile disporre divieti. Evitare assembramenti, buffet e contatti con i non vaccinati, soprattutto in presenza di persone fragili. Per accedere a ristoranti al chiuso, cerimonie pubbliche, cinema e teatri basterà l'attuale Super Green pass, quindi due dosi di vaccino o essere guariti. Se il Green Pass a durata ridotta (da 9 a 6 msi) sembra quasi cosa fatta, potrebbe scattare a breve anche il vaccino obbligatorio per i lavoratori della ristorazione e il milione di dipendenti pubblici per i quali non è ancora scattato. Ma questo, così come il Green Pass rafforzato anche per salire su treni ad alta velocità, navi ed aerei verrà deciso domani in cabina di regia.

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