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Zero bus elettrici nella nuova flotta Autolinee Toscane. Ghinelli scrive a Draghi: “La Regione non li ha richiesti”

Il sindaco scrive al presidente Draghi per chiedere al Governo di intervenire per le scelte future delle Regioni in tema di Tpl. Lettera consegnata questa mattina brevi manu

“È imbarazzante che nel piano dei nuovi acquisti di autobus da parte di Autolinee Toscane non siano previsti mezzi di trasporto elettrici”. Non la tocca per nulla piano il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli. Ed è direttamente da Parma, dove ha preso parte alla 38esima assemblea nazionale Anci, che sollecita il primo ministro Mario Draghi ad intervenire “sulla presidenza regionale della Toscana e su tutte quelle in cui i programmi di sviluppo non prevedano il passaggio a mezzi elettrici”. Di fatto il primo cittadino, durante il suo intervento nel panel dedicato alla transizione ecologica, ha posto l’accendo su un aspetto a suo dire “irragionevole" che riguarda appunto l’assenza di investimenti per l’acquisto di bus elettrici. “Non solo - spiega ancora - ma sembra che che tale acquisto non sia nemmeno previsto in futuro”. Un indirizzo che, sempre secondo quanto sostenuto dall’amministratore, appare “anomalo e anacronistico” visto che “il mondo intero è sollecitato a intervenire prima possibile per cercare di arginare il disastro ambientale”. Ma ancor più grave secondo Ghinelli è il fatto che “la scelta di una mobilità sostenibile non fosse prevista del bando per l'affidamento del servizio è ancora più grave, perché rivela la disattenzione di Regione Toscana nei confronti di questo tema così delicato”.

Per tali ragioni, il sindaco Ghinelli ha scritto ufficialmente al presidente del consiglio Mario Draghi “per sollecitare un intervento del governo sulla presidenza regionale della Toscana per recuperare in tempi brevi una contraddizione che pone il nostro territorio in condizioni di essere fortemente criticato. È inutile chiedere ai cittadini di sviluppare una coscienza ecologica se le istituzioni per prime compiono scelte che vanno nella direzione opposta”.

Ma per quale motivo Autolinee Toscane non ha previsto alcun investimento in mezzi ecologicamente compatibili con gli standard contemporanei? Presto detto. Il bando della Regione Toscana porta la data del 2012. L’ingresso come gestore del servizio del trasporto pubblico locale (tpl) su gomma è avvenuto 10 giorni fa. Il 1° novembre 2021 la società ha preso il posto di guida dopo un decennio di contenziosi e azioni legali presentate da Tiemme, ex gestore del tpl e grande escluso dal bando 2012. All’epoca in cui si è consumata la sfida tra i due colossi del trasporto, nel bando della Regione non vi era fatta richiesta di investimenti su mezzi a zero emissioni e, per tanto, nella documentazione allora presentata, non vi sono stati previsti. “Ma un cammino verso una svolta ecologica - fanno sapere fonti interne ad Autolinee - non solo è già stato intraprese ma è imprescindibile”. Con ogni probabilità, anche in virtù delle risorse in arrivo col piano nazionale di ripresa e resilienza verranno rimodulati investimenti specifici riguardanti proprio mezzi ad impatto zero.

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