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Dalle ceneri del Bon Ton all'olimpo dei panini: l'avventura di Claudio e del suo Berni's

Ha 34 anni e tra i suoi sogni del c'era quello di dare vita ad un locale nella sua città. Così è nato Berni’s Fish & Burger, la paninoteca aperta nella galleria Guido Monaco

Fino agli anni ’90 è stato uno dei luoghi più gettonati da chi cercava un’alternativa all’ingresso in classe. Un posto lontano da sguardi indiscreti dove sfuggire a compiti in classe e interrogazioni. È dalle ceneri del fu Bon Ton, precedentemente Mori’s bar, che è nato il Berni’s Fish & Burger. Una paninoteca, gestita dal 34enne Claudio Berni che in poco tempo è riuscito a conquistare un posto nell’olimpo dei locali cittadini ridando vita allo storico spazio situato nella galleria Guido Monaco. “Questo posto - specifica il titolare - è nato dalla mia passione per i panini e dal sogno di portare nella mia città un concetto nuovo di cucina veloce. Il mio è un menù quasi completamente a base di pesce e offre piatti che altrove non si trovano”.

Un’avventura partita l’8 dicembre scorso con il taglio del nastro e l’apertura al pubblico. “Ho sempre lavorato nel mondo della ristorazione - specifica - Nel periodo in cui ero dipendente rientrando a casa nel cuore della notte è capitato più volte che venissi colto dall’ispirazione e mi mettessi a scrivere ricette di mia invenzione. Ed è stato proprio sfogliando il quaderno dove ho appuntato le preparazioni che un giorno mi sono detto: apro un locale tutto mio”. Ogni singolo piatto del menù è stato ideato, progettato e realizzato da Claudio. “Per i test-assaggi ho chiesto supporto ai miei amici e alla mia fidanzata - spiega - Molto di quanto creato invece è merito dell’aiuto datomi da Cristiano, mio mentore con cui ho sviluppato una proposta di prodotti diversi dal solito”. Un piano ambizioso che Claudio ha scelto di concretizzare ad Arezzo. “Io sono di Colcitrone - aggiunge - sono abituato alle sfide. Quando ho saputo che era libero questo spazio non ho avuto dubbi su dove avrei aperto. Sono legato a questo luogo come, immagino, buona parte degli aretini. Inoltre credo fermamente che la galleria Guido Monaco sia un’area che vada seriamente rivalutata. Qui oggi insistono realtà commerciali di successo e mi auguro che in futuro possano esservene delle altre”. Tra gli elementi di discontinuità col passato c’è un aspetto che più di altri colpisce. “Siamo aperti dalle 19 alle 22 e fino al mezzanotte nel weekend - prosegue - sì, un po’ diverso da come era il Bon Ton. Qui ora non si fa più chiodo ma si mangia a modo”.

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