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Biotestamento e registro delle Dat (Disposizioni anticipate di trattamento). Macrì: "Così la Asl toscana tutela i soggetti più fragili"

Testamento biologico e registro delle Dat (Disposizioni anticipate di trattamento). La strada da percorrere in questo senso, nonostante i primi passi siano già stati mossi con la legge 219/2017 è ancora lunga e molto complicata. All'appello...


Testamento biologico e registro delle Dat (Disposizioni anticipate di trattamento).
La strada da percorrere in questo senso, nonostante i primi passi siano già stati mossi con la legge 219/2017 è ancora lunga e molto complicata.
All'appello manca la costituzione di un registro unico nazionale delle disposizione anticipate di trattamento, corsi di formazione per i medici e linee guida professionali per sanitari e notai.

Al momento, secondo alcune indagini condotte a livello nazionale, sarebbero in crescita le dichiarazioni depositate dai cittadini, effettuate sia con atto pubblico o scrittura privata autenticata redatte e pronte da consegnare all’ufficio di stato civile del Comune di residenza o alle strutture sanitarie.


Su questo si sono confrontati recentemente gli operatori del settore proprio in alcuni momenti di dialogo che hanno visto come protagonista Giuseppe Pasquale Macrì, direttore medicina legale della Asl Toscana Sud-est e segretario nazionale della Melco, la società interdisciplinare di medicina legale contemporanea.
E' stato lo stesso medico aretino infatti, sulle colonne del Sole 24 Ore, ad intervenire sullo stato dell'arte.

Attualmente infatti, la Asl Toscana Sud-est ha avvitato una collaborazione con l’ufficio del giudice tutelare. Una sinergia che permette in un giorno di nominare un amministratore di sostegno per persone incapaci o minori, nel caso sia necessario prendere rapidamente decisioni su cure e trattamenti medici, in assenza di disposizioni anticipate o di un fiduciario.



"Questa collaborazione, in corso da cinque anni – spiega Pasquale Macrì – continuerà anche nell’applicazione della legge 219, nel caso di contrasti sull’applicazione delle Dat o sulla loro interpretazione. Il ricorso al giudice tutelare è un momento non contenzioso e una forma di tutela per i soggetti più fragili".



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