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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Se non vediamo il bimbo in classe, telefoniamo ai genitori". Nuovo servizio del Comune di Arezzo

L'iniziativa in collaborazione con la Regione Toscana

E' stato attivato un nuovo servizio nelle scuole comunali di Arezzo, negli asili e nei nidi gestiti direttamente dall'ente. L'iniziativa si chiama “Se non lo vedo chiamo”, attivato dall'amministrazione in sintonia con la Regione Toscana. Il tema dei bambini ‘dimenticati’ è infatti piuttosto caldo. "È un dramma che nel tempo si è verificato e in alcuni casi ha dato esiti drammatici”, ha detto l’assessore alle politiche di coesione sociale, familiari e scolastiche Lucia Tanti, introducendo il servizio.

Bimbo di tre anni dimenticato sei ore sul bus

L'articolazione del servizio

In caso di mancata comunicazione, da parte della famiglia, dell’assenza del bambino da scuola – spiega Lucia Tanti – e di coincidente mancanza in aula, i genitori saranno chiamati direttamente al cellulare. È un’iniziativa che giudico importantissima e che carica di ulteriore e delicata responsabilità gli educatori. Che ringrazio molto per la disponibilità mostrata. Ma che potrebbe essere decisiva in circostanze ‘limite’, riportate dalle cronache, che sono purtroppo accadute in Italia.

In sostanza, al termine dell'orario previsto per  l'ingresso in classe, gli educatori faranno una verifica. Se il bimbo non c'è, i genitori verranno chiamati.

Nelle scuole comunali, nidi e dell’infanzia, gestite direttamente dal Comune di Arezzo, appena scatta l’orario nel quale tutti i bambini devono essere arrivati, si compirà una verifica e laddove un’eventuale assenza non sia stata comunicata i genitori verranno contattati.

"Se il bimbo sarà assente, avvertite prima"

Infine una raccomandazione, se il bimbo sarà assente dalla classe per qualche ragione personale, i genitori sono pregati di avvertire i maestri.

Il servizio è già operativo - raccomanda Tanti - e in questo primo periodo sono stati pochi i casi, comunque registrati da parte degli educatori, in cui i genitori non avevano avvisato che i figli non sarebbero andati a scuola. Si è trattato sempre di semplice dimenticanza. Questo aspetto mi dà lo spunto per un appello alla collaborazione. Chiedo allora ai genitori: avvisate preventivamente. Sarà più facile gestire questo servizio di straordinaria rilevanza”.

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