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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il bilancio di Koinè: "Impresa sociale sana, femminile, giovane e al servizio della comunità"

Il presidente Paolo Peruzzi: "82 servizi, 2.763 utenti settimanali, 707 addetti, 21 milioni di fatturato. La buona cooperazione sociale è un modello d’impresa"

“La buona cooperazione sociale è un modello d’impresa”. Paolo Peruzzi, presidente di Koinè, spiega perché: “abbiamo retto l’urto del Covid e stiamo sostenendo l’impatto dell’aumento dei costi energetici. Non l’abbiamo fatto con passi indietro ma confermando numeri e valori. Oggi Koinè è una delle maggiori imprese della provincia di Arezzo: ha 707 addetti. E’ una struttura al femminile: il 92% degli occupati sono donne. È un’impresa giovane: quasi un quarto ha meno di 30 anni, il 24% meno di 40  e il 28% meno di 50. Possiamo dire che tre quarti degli occupati in Koinè hanno un’età compresa tra i 20 e i 50 anni. Contrariamente a quanto si dice erroneamente sulla cooperazione sociale, ha un alto livello d’istruzione: il 60% è laureato e il restante 40% diplomato. Infine un elemento ‘interno’: i soci sono l’81% e questo testimonia che essere in Koinè non vuol dire solo lavorare per questa cooperativa ma essere parte e protagonista di un progetto”.

Paolo Peruzzi li sintetizza citando il Codice Etico contenuto anche nel bilancio sociale presentato alla recente assemblea dei soci: “Koinè persegue lo sviluppo del benessere della comunità e, in particolare, dei più deboli e degli esclusi; lo sviluppo dell’economia solidale che abbia al suo centro l’uomo e non il profitto individuale; lo sviluppo della democrazia partecipata e delle opportunità di lavoro”.

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Obiettivi che possono essere raggiunti solo in un contesto di impresa economicamente sana: “nonostante crisi economica, Covid, emergenza energetica – sottolinea il presidente di Koinè – aumentiamo servizi, utenti, occupati, soci e fatturati. Nel 2021 abbiamo superato i 21 milioni di euro, un valore di rilievo se teniamo di conto che non siamo un appaltificio ma limitiamo programmaticamente il nostro agire ai territori di cui siamo parte: la città di Arezzo, il Valdarno, la Valdichiana aretina, il Casentino, la Valtiberina, la città di Roma”.

Koinè gestisce 82 servizi con un’utenza media settimanale di 2.763 persone. 7 sono i settori d’intervento: anziani, disabili, salute mentale, servizi domiciliari, minori, inclusione, prima infanzia.  Agli anziani Koinè offre servizi in 9 Rsa e in 3 centri diurni (Alzheimer, non autosufficienti, fragili). Si tratta di 208 posti letto e, complessivamente, di 244 posti ospitalità. 344 sono gli anziani vulnerabili che utilizzano i servizi a casa. Koinè gestisce poi 26 servizi per l’infanzia con 24 nidi (1.005 posti), 1 scuola d’infanzia (100) e 1 ludoteca (18). 15 sono i servizi per disabili: 232 utenti tra comunità alloggio, centri diurni, dopo di noi, laboratori, altri programmi. Forte anche l’impegno nella salute mentale con 292 utenti.

“Queste attività non sono scontate in una fase sociale come quella che stiamo vivendo – conclude Peruzzi. Noi riusciamo a garantirle grazie ad una visione della società e del suo futuro, ad un gruppo di soci e lavoratori con i quali vige il rispetto non solo dei contratti ma anche del codice etico che ci siamo dati, ad una logica d’impresa che mantiene al centro la persona ma anche la sostenibilità economica di ogni nostra attività”.

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