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Commissione parlamentare ed elezioni. L'appello di Fabi: "Ultima occasione per fare luce sul mistero Etruria"

"Eurodeputati e commissari potrebbero infine prevedere delle conferenze stampa periodiche – ovviamente sugli argomenti che saranno già diventati pubblici – propria qua ad Arezzo".

"Nella vicenda BancaEturia, più viva ora che quando era in vita, stanno per arrivare due importanti scadenze, che la politica non deve fallire: la commissione parlamentare sulle banche e le imminenti elezioni europee".

Ad intervenire è Fabio Faltoni, sindacalista in UBI Banca e segretario provinciale della Fabi che lancia un appello direttamente alla politica.

"Può veramente trattarsi dell’ultima occasione per fare luce sul “mistero BancaEtruria”, su chi e perché ha voluto la sua “risoluzione”, applicando ad essa un unicum normativo e creando danni enormi ai clienti, ai lavoratori, ai territori e al sistema bancario; si potrà far luce sul vero ruolo e sul perché di certe decisioni prese, oltre che dal Governo, anche dalla Banca d’Italia e dalle Autorità europee. Tutti giochi così lontani da Arezzo e sulle teste dei lavoratori e dei clienti, che solo la Commissione parlamentare può affrontare - e magari risolvere - efficacemente e con tutti gli strumenti necessari.

La Commissione avrà i poteri della magistratura e potrà superare il segreto d’ufficio e quello professionale, per questo ci auspichiamo che i partiti scelgano commissari (in totale quaranta fra deputati e senatori) competenti in materia, trattandosi infatti di argomenti molto tecnici e complessi, e pure che si scelgano membri senza conflitti di interesse rispetto a ruoli ricoperti all’epoca del bail-in e del fallimento pilotato delle quattro banche. Noi lavoratori ne abbiamo piene le tasche di pseudo esperti che in questi anni ci hanno attaccato pubblicamente senza un minimo di conoscenza tecnica.

Poi, anche i candidati dell’Italia centrale alle consultazioni europee di fine maggio, dovrebbero impegnarsi verso gli elettori che, se e una volta eletti, andranno a Bruxelles per capire cosa accadde lassù prima che si scatenasse l’inferno ad Arezzo quella domenica 22 novembre 2015, cosa è successo, perché, chi lo ha voluto e il ruolo di altri Paesi europei.

Eurodeputati e commissari potrebbero infine prevedere delle conferenze stampa periodiche – ovviamente sugli argomenti che saranno già diventati pubblici – propria qua ad Arezzo".

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