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La scuola richiude per il ballottaggio. I genitori: "Perché non allestire il seggio nel vicino centro di aggregazione?"

La domanda dei genitori di alcuni bimbi che frequentano la scuola primaria Eugenio Calò di Quarata: "La struttura è a pochi metri dalla scuola, il Comune potrebbe utilizzarla"

"Una settimana di riapertura e poi di nuovo una chiusura, per il ballottaggio. Ma non si poteva evitare?" Dopo la lettera dei genitori della scuola primaria Leonardo Bruni di Arezzo, anche alcune famiglie dei bambini iscritti alla scuola di Quarata intervengono nel dibattito cittadino. Anche i loro bambini, come quelli di tante scuole aretine, salteranno altre lezioni per permettere l'allestimento dei seggi, il voto al ballottaggio e le procedure di spoglio del ballottaggio per l'elezione del sindaco che si terrà il 4 e 5 ottobre prossimo.  E raccontano di quello che appare un vero paradosso: perché proprio accanto alla scuola, a poche decine di metri con tanto di cortile confinante,  c'è un centro di aggregazione sociale che, come tutte le strutture di questo tipo, negli ultimi mesi ha avuto una contrazione delle attività a causa dell'emergenza sanitaria, ma che adesso potrebbe tornare a ricoprire il proprio fondamentale ruolo, ospitando i seggi elettorali. 

"Se in altri comuni italiani sono riusciti a trovare una alternativa alle scuole  - chiedono le famiglie - forse si potevano trovare anche nell'Aretino. Nel nostro caso abbiamo l'esempio sotto agli occhi: perché non usare quella struttura? Andare a votare non è 'fare politica', è un diritto dei cittadini, così come andare a scuola è un diritto dei bambini, quei locali in questo caso potrebbero essere utilizzati meglio". 

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