Rifiuti da fuori ambito ad Arezzo? La delibera arriva in Ato ma Ghinelli va in minoranza
Ieri si è tenuta una delicata assemblea nell'Ambito dei rifiuti della sud est che comprende le province di Arezzo, Siena e Grosseto
Il presidente dell'Ato Rifiuti Toscana Sud Alessandro Ghinelli è stato messo in minoranza nel corso dell'assemblea (da remoto) dei sindaci che si è tenuta ieri. La spaccatura che ha coinvolto anche amministratori di riferimento del centro destra aretino, si è palesata nel momento in cui il sindaco del comune capoluogo, presidente dell'Ato stessa, ha portato, perché fosse messa in votazione, una proposta di delibera particolare. Circa un centinaio i comuni collegati in quel momento, tra i quali anche Siena e Grosseto.
La delibera, in estrema sintesi, conteneva un accordo tra Ato Rifiuti della Toscana del Sud e Sei Toscana, all'interno della quale era a sua volta previsto che con un secondo atto da sottoscrivere successivamente ci sarebbe stato un accordo tra il gestore del servizio rifiuti (Sei) e Aisa con il quale si sarebbe stabilito che Sei Toscana avrebbe potuto trattare nell'impianto di San Zeno qualche decina di tonnellate di rifiuti in più all'anno (sempre previa autorizzazione da parte della Regione Toscana).
Molte le perplessità che sono sopraggiunte, soprattutto perché la bozza di questo accordo non era pronta, non era stata visionata dai sindaci che l'avrebbero dovuta votare. Tra questi Andrea Tavarnesi primo cittadino di Civitella che ha ribadito come fosse 'pericoloso' l'aspetto annunciato che fossero trattati rifiuti provenienti da altri ambiti territoriali, ledendo il principio di autosufficienza nel trattamento dei rifiuti all'interno della provincia di Arezzo e quello del mutuo aiuto in caso di urgenza con i territori di Siena e Grosseto che sono parte dello stesso Ato.
Insomma per coloro che si sono opposti doveva essere mantenuto il trattamento dei rifiuti a servizio della provincia aretina. Cosa peraltro garantita dall'ampliamento già approvato con la costruzione della linea 2 del termovalorizzatore di San Zeno per 70mila tonnellate e che servirebbe poi a spegnere la linea 1 finora autorizzata per 45mila.
I sindaci si sono battuti per chiedere il rinvio della delibera non ravvisando nemmeno l'urgenza di doverla votare senza aver letto nel dettaglio l'accordo successivo che avrebbe prodotto. A questo punto il sindaco Ghinelli, presidente di Ato, ha voluto andare avanti per arrivare al voto della delibera, prima cercando di venire incontro alle sollecitazioni di Tavarnesi e degli altri sindaci apportando un emendamento che avrebbe incluso una sorta di priorità per i rifiuti della provincia di Arezzo, poi arrivando a mettere in votazione la richiesta di rinvio del punto stesso.
È in questo passaggio che la linea di Ghinelli è finita in minoranza. Tra tutti, Siena e Grosseto si sono astenuti, la maggioranza dei comuni (tra il 50 e il 60%) ha votato per il rinvio, compresi alcuni di centro destra aretini come Cortona e Castiglion Fiorentino. Dalla parte del sindaco di Arezzo sono rimaste solo le posizioni di Montevarchi e Bibbiena.