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Aisa Impianti dà l'ok all'aumento della capacità del termovalorizzatore di San Zeno

Oltre alla nuova linea da 75mila tonnellate potrebbe restare in funzione quella attuale da 45mila, con capacità complessiva da 120mila. Adesso la proposta dovrà passare dall'assemblea di Ato. Malumore tra gli amministratori di centrosinistra

Alla fine l'assemblea dei soci di Aisa Impianti, gestore dell'impianto di trattamento rifiuti di San Zeno, ha oggi dato il via libera all'adeguamento dell'attuale linea da 45mila tonnellate annue destinate alla termovalorizzazione. In questo modo la linea, come viene chiamata dagli addetti ai lavori, non sarà dismessa e si aggiungerà alla nuova da 75mila tonnellate, come spiegato qualche settimana fa dal direttore generale di Ato Toscana Sud Paolo Diprima. E, in sostanza, il termovalorizzatore di San Zeno potrebbe così quasi triplicare la sua capacità di bruciare rifiuti da cui ottenere energia, passando da 45mila a 120mila tonnellate.

L'ampliamento di San Zeno

Complessivamente, potrebbero essere trattati nell'impianto "Zero Spreco" 245mila tonnellate annue di rifiuti, tra quelli da termovalorizzare e quelli da sottoporre ad altri procedimenti. Il condizionale è legato al fatto che quanto stabilito in assemblea di Aisa Impianti dovrà essere sottoposto al vaglio dell'Ato Toscana Sud - in particolare dell'assemblea di tutti i sindaci delle province di Arezzo, Siena, Grosseto e della Val di Cornia, sede nella quale la delibera era stata già portata ma non era passata - e di Sei Toscana, gestore della raccolta dei rifiuti nel territorio d'ambito. E ovviamente dovrà ottenere l'autorizzazione da parte della Regione Toscana.

L'accordo conciliativo

Come riassunto nei giorni scorsi dall'ingegner Franco Romagnoli, quanto deciso da Aisa Impianti farebbe parte dell'Accordo conciliativo tra Sei Toscana ed Ato Toscana sud “finalizzato alla cessazione del contenzioso sugli Impianti di Gara”. Il contenzioso è legato al diritto/dovere di Sei Toscana, acquisito con la vincita del bando per il Gestore Unico dei rifiuti in AtoToscana sud, di costruire un termovalorizzatore (82 milioni di euro + Iva) a San Zeno oltre a un digestore anaerobico a Terranuova Bracciolini. Siccome l'impianto a San Zeno c'è già, ed è quello di Aisa Impianti, la decisione presa va, ovviamente, nella direzione di conciliare con Sei Toscana, affinché non eserciti questo diritto/dovere.

Centrodestra per il sì, centrosinistra astenuto o sfavorevole

La panoramica del voto: hanno detto sì, in sostanza, i Comuni di centrodestra, ovvero Arezzo, Cortona, Castiglion Fiorentino, Castiglion Fibocchi, Capolona. Favorevole anche il socio privato Iren. Le amministrazioni di centrosinistra non hanno votato o si sono astenute. In particolare, si sono astenuti i Comuni di Foiano e Monte San Savino. Contrari Civitella della Chiana, Marciano e Lucignano. Assenti il Comune di Subbiano e il socio Tme. Ovviamente il peso specifico del Comune di Arezzo permette all'amministrazione Ghinelli di decidere in maniera autonoma, avendo quasi l'85% della partecipazione.

Il malumore dei sindaci di centrosinistra

Tra i sindaci di centrosinistra serpeggia malumore, perché - durante il dibattito - ci sarebbe stata scarsa chiarezza rispetto ai vantaggi per amministrazioni pubbliche e i cittadini del territorio aretino a fronte del possibile maggior carico di rifiuti in arrivo. In ogni caso, è stato assicurato in sede di assemblea, i rifiuti potrebbero arrivare da fuori provincia, ma non da fuori ambito. E poca chiarezza, è l'ulteriore lamentela, ci sarebbe stata nell'esame della proposta: alcuni amministratori riferiscono di non aver avuto modo di visionare adeguatamente e per un tempo sufficiente quanto poi sottoposto a votazione.

La nota di Sei Toscana sull'assemblea

Sei Toscana attraverso una nota intende precisare che "l’adeguamento futuro dell’attuale linea da 45 mila tonnellate unitamente al potenziamento del biodigestore, grazie all’energia prodotta, potrebbe consentire una importante produzione di biometano oltre quella già prevista. Su questo punto l’assessore Sacchetti del Comune capoluogo e maggiore azionista di Aisa Impianti Spa ha dato preciso mandato all’azienda di studiare le modalità per distribuire anche agli altri comuni i vantaggi derivanti dalle nuove risorse che Zero Spreco potrà fornire al territorio  e favorire anche l’allargamento, a livello provinciale, della compagine pubblica". Di quanto stabilito oggi il presidente di Aisa Impianti Giacomo Cherici dice: "E’ in atto una rivoluzione tecnologica, economica e sociale che non lascia più spazio a incertezze dove possa essere generata energia da fonti rinnovabili, compresi gli scarti dei rifiuti urbani e delle raccolte differenziate. L’ammodernamento della linea da 45 mila tonnellate consentirà, già nel breve termine, di risparmiare 2,5 milioni di euro necessari altrimenti alla sua demolizione".

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