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Arriva il mammografo in Casentino

Oggi il Casentino si arricchisce di un nuovo strumento per lo screening del tumore alla mammella. Il nuovo mammografo, costato 170.000 euro, permetterà alle 2500 donne all’anno, che fino ad oggi si spostavano su Arezzo, di eseguire l’esame...

Oggi il Casentino si arricchisce di un nuovo strumento per lo screening del tumore alla mammella. Il nuovo mammografo, costato 170.000 euro, permetterà alle 2500 donne all’anno, che fino ad oggi si spostavano su Arezzo, di eseguire l’esame all’ospedale di Bibbiena.

Il carcinoma della mammella è la neoplasia maligna più frequente nelle donne (25% di tutti i cancri) ed è responsabile del 14,3% delle morti per cancro nel sesso femminile. Mediamente, il rischio di ammalarsi nel corso della vita è oggi del 13%: circa una donna su 45 si ammala entro i 50 anni, una su 19 tra i 50 e i 69 anni, e una su 23 tra i 70 e gli 84 anni.

“Nella nostra provincia vengono diagnosticati circa 300 casi all’anno - spiega Giovanni Angiolucci, direttore del Centro Senologico del San Donato di Arezzo – Il sistema evoluto di tomosintesi, già attivo da questo mese anche a Bibbiena, è in grado di visualizzare separatamente oggetti posti a profondità diverse e determina una migliore rappresentazione radiologica, in particolare nei seni densi e nelle lesioni multifocali, riducendo le sovrapposizioni ed esaltando i dettagli”.

La sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore è uno dei principali indicatori che permette di valutare l’efficacia del sistema sanitario nei confronti della patologia tumorale. In circa 30 anni, i dati italiani di sopravvivenza relativa a 5 anni, hanno visto un incremento dal 78 all’87%.

“Questo grazie all’anticipazione diagnostica legata agli screening e il miglioramento delle terapie - afferma Enrico Desideri, direttore generale Asl Toscana sud est - La mammografia può ridurre del 30% la mortalità per tumore mammario e aumentare le opzioni terapeutiche. Con questo nuovo mammografo dedicato solo agli screening, abbiamo avvicinato un servizio importante alle donne casentinesi e auspichiamo che questo si traduca anche in una maggiore aderenza allo screening”.

“Saranno operatori con grande esperienza- spiega Simona Dei direttore sanitario Asl Toscana sud est- ad utilizzare questo strumento e allo stesso tempo personale altrettanto esperto leggerà l’esame da Arezzo e procederà alla refertazione. Questo per garantire alle donne del Casentino lo stesso standard di qualità e precisione di prima senza doversi spostare.”

“In Casentino nel 2017 - dice Daniela Del Pace, responsabile segreteria screening Arezzo, Asl Toscana sud est - abbiamo invitato ad eseguire lo screening mammografico tutte le donne dai 50 ai 69 anni. Ha risposto il 75,3 %, un dato già importantissimo ma che speriamo che migliori ancora con la vicinanza del mammografo”.

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