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Arezzo rischia di perdere il tribunale fallimentare. Andrebbe a Firenze con quello delle imprese

C'è una legge che è passata forse in sordina, ma che potrebbe portare ad un cambiamento importante, è stata approvata dal parlamento e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. E' quella del 19 ottobre del 2017, la numero 155 che stabilisce una serie di...

C'è una legge che è passata forse in sordina, ma che potrebbe portare ad un cambiamento importante, è stata approvata dal parlamento e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. E' quella del 19 ottobre del 2017, la numero 155 che stabilisce una serie di norme alle quali il Governo dovrà dare attuazione per affrontare la riforma delle discipline della crisi d'impresa e gli stati d'insolvenza.

In base a questa e nello specifico stando all'articolo 2 comma 1 lettera n) punto 3) Arezzo rischia di perdere il suo tribunale fallimentare.

La legge si pone come obiettivo quello di creare tribunali con personale specializzato, dai giudici in giù che abbiano anche uniformità di giudizio.

Si legge infatti alla lettera n)

"assicurare la specializzazione dei giudici addetti alla materia concorsuale, con adeguamento degli organici degli uffici giudiziari la cui competenza risulti ampliata: 1) attribuendo ai tribunali sede delle sezioni specializzate in materia di impresa la competenza sulle procedure concorsuali e sulle cause che da esse derivano, relative alle imprese in amministrazione straordinaria e ai gruppi di imprese di rilevante dimensione;

2) mantenendo invariati i vigenti criteri di attribuzione della competenza per le procedure di crisi o insolvenza del consumatore, del professionista e dell'imprenditore in possesso del profilo dimensionale ridotto di cui alla lettera e);

3) individuando tra i tribunali esistenti, quelli competenti alla trattazione delle procedure concorsuali relative alle imprese diverse da quelle di cui ai numeri 1) e 2), sulla base di criteri oggettivi e omogenei basati sui seguenti indicatori:

3.1) il numero dei giudici professionali previsti nella pianta organica di ciascun tribunale, da valutare in relazione ai limiti dimensionali previsti ai fini della costituzione di una sezione che si occupi in via esclusiva della materia;

3.2) il numero delle procedure concorsuali sopravvenute nel corso degli ultimi cinque anni;

3.3) il numero delle procedure concorsuali definite nel corso degli ultimi cinque anni;

3.4) la durata delle procedure concorsuali nel corso degli ultimi cinque anni;

3.5) il rapporto tra gli indicatori di cui ai numeri 3.2),

3.3) e 3.4) e il corrispondente dato medio nazionale riferito alle procedure concorsuali;

3.6) il numero delle imprese iscritte nel registro delle imprese;

3.7) la popolazione residente nel territorio compreso nel circondario del tribunale, ponendo questo dato in rapporto con l'indicatore di cui al numero 3.6);

La tabella dei tribunali competenti che ne è scaturita vede quello di Arezzo avviarsi verso Firenze insieme a quello di Siena. Arezzo così perderebbe un altro pezzo di istituzioni, creando non poche difficoltà logistiche ed organizzative per le imprese stesse, per i consulenti e per tutti gli addetti ai lavori. A Firenze è già attiva anche la sezione centralizzata del tribunale per le imprese.

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