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Martedì, 16 Aprile 2024
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Arezzo ospita 8 iracheni, seguono un corso di restauro per recuperare i tesori distrutti dall'Isis

Un gruppo di otto professionisti tra ingegneri, architetti e archeologi iracheni, sono in questi giorni ad Arezzo, presso la SEUM, per approfondire le proprie competenze nella conservazione e restauro del patrimonio culturale. Il corso di...

Un gruppo di otto professionisti tra ingegneri, architetti e archeologi iracheni, sono in questi giorni ad Arezzo, presso la SEUM, per approfondire le proprie competenze nella conservazione e restauro del patrimonio culturale. Il corso di formazione si tiene in una congiuntura storica particolare per la città di provenienza di tale gruppo di professionisti, Mosul, occupata da più di un anno dalle milizie dell'ISIS, mentre nella vicina Siria, nella splendida Palmyra, gli archeologi che si oppongono alle distruzioni e ai saccheggi dei beni archeologici vengono barbaramente uccisi.

Il corso è stato richiesto dall'Unesco, organizzazione delle Nazioni Unite per Educazione Scienza e Cultura, per i tecnici di Mosul, martoriata città della Regione di Ninawa, nel nord del paese, a 350 Km da Baghdad, sulle rive del Tigri che con l'Eufrate delimitava la Mesopotamia, culla di civiltà precedenti a quelle micenee ed etrusco romane e che è stata occupata dal 2014 dal sedicente stato islamico in un paese in difficile ripresa dopo la guerra e la caduta di Saddam Hussein.

La finalità è aumentare le loro competenze tecniche, le conoscenze scientifiche e la sensibilità per poter prevedere future azioni sul centro storico della città e in particolare sul minareto Al-Habda risalente al secolo XII caratterizzato da una pendenza che lo rende unico tanto che è diventato simbolico per definire Mosul che viene anche identificata col nome dell'alta torre. Proteggere, restaurare o ricostruire ove possibile sarà il compito dei tecnici quando potranno rientrare nella città.

La Scuola Europea dei Mestieri di Arezzo garantisce la professionalità nell'organizzazione e nella proposta formativa che deriva da oltre venti anni di esperienza in progetti transnazionali sia in Europa sia in Medio Oriente. La filosofia della SEUM è Lerning by doing, apprendere facendo e nei propri corsi propone oltre alle classiche lezioni frontali, laboratori, visite tecniche e cantieri scuola.

I partecipanti, tra loro anche esponenti del governo della regione, accompagnati da un rappresentante dell'Unesco, seguono le lezioni teoriche, partecipano alle visite tecniche e prendono parte ai laboratori pratici ma soprattutto con questi allievi speciali il gruppo di docenti tende a coltivare anche i rapporti umani che assumono infine aspetti di profonda alleanza.

Venerdì 18, dopo due intense settimane, con la cerimonia finale e la consegna dei certificati, il gruppo rientrerà in Iraq, dove però vivranno da esuli in patria, nella vicina città di Erbil, nella quale sono stati sfollati dopo che il Califfato ha preso possesso di Mosul e ha fatto della moschea di Al Nuri, di cui Al Habda è il minareto, la propria sede dalla quale lanciare i propri atroci proclami.

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