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Aretino di ritorno dalla Thailandia ricoverato al San Donato per febbre dengue

Un cittadino aretino è ricoverato dal 2 agosto all’ospedale di Arezzo, affetto da “febbre dengue”. Si tratta di una patologia trasmessa tramite la puntura della zanzara tigre, ed è presente in numerose aree tropicali e equatoriali. L’uomo...

Un cittadino aretino è ricoverato dal 2 agosto all’ospedale di Arezzo, affetto da “febbre dengue”. Si tratta di una patologia trasmessa tramite la puntura della zanzara tigre, ed è presente in numerose aree tropicali e equatoriali. L’uomo ricoverato è appena rientrato da una vacanza in Thailandia con la famiglia. E’ l’unico componente del nucleo familiare risultato affetto da questa malattia virale. Le sue condizioni sono in miglioramento, con la scomparsa della febbre.

Va detto che la malattia non si trasmette direttamente da uomo ad uomo, ma tramite la puntura zanzara.

In questi casi, il Ministero della Salute e la letteratura scientifica mondiale, prevedono di mettere in essere una serie di precauzioni tra cui la disinfestazione contro la zanzara tigre nel raggio di 200 metri dalla abitazione della persona ammalata. Il paziente risiede nella parte a sud di Tortaia.

Il Dipartimento della Prevenzione della Asl ha già fornito le necessarie indicazioni al comune di Arezzo, le cui strutture stanno già predisponendo interventi diretti di disinfestazione.

La disinfestazione serve a scongiurare il pericolo, pur assai limitato, che una zanzara tigre che abbia punto la persona con la febbre dengue, possa poi pungere ed infettare altre persone.

Per questo si ritiene opportuno informare sui comportamenti utili per la lotta alla zanzara tigre:

Evitiamo ogni ristagno d’acqua. La zanzara tigre depone le uova in contenitori in cui è presente acqua stagnante. Al momento della schiusa delle uova, l’insetto ha bisogno di pochissima acqua per la trasformazione in adulto. Un sottovaso, un tombino, un secchio ... sono tutti luoghi ideali per lo sviluppo delle larve di zanzara. Combattiamo quindi il proliferare della zanzara tigre nell’ambiente: eliminiamo tutti i possibili contenitori di acqua all’aperto ed usiamo i prodotti larvicidi per i ristagni d’acqua non eliminabili (es. tombini, bocche di lupo lungo le strade, caditoie e grigliati per la raccolta delle acque piovane …). I prodotti larvicidi sono facilmente reperibili nei supermercati, nei negozi specializzati, nelle farmacie. Usiamoli periodicamente, secondo le indicazioni riportate nelle etichette;

teniamo pulite fontane e vasche ornamentali, eventualmente introducendo pesci rossi (predatori delle larve di zanzara tigre);

svuotiamo frequentemente gli abbeveratoi e le ciotole d’acqua per gli animali domestici; non lasciamo le piscine gonfiabili e altri giochi in giardino per evitare che si riempiano di acqua piovana;

quando stiamo all’aperto in zone ricche di vegetazione, ricordiamo che la zanzara tigre è attratta dai colori scuri e dai profumi: evitiamo di lasciare parti del corpo scoperte e usiamo repellenti sulla pelle e sugli abiti (con cautela nei bambini e nelle donne incinte);

usiamo diffusori di insetticidi negli ambienti chiusi. Per utilizzare questi prodotti in modo sicuro è fondamentale rispettare dosi e modalità riportate nelle istruzioni in etichetta.

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