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AR-Rivare Sicuri, studenti e docenti a scuola di educazione stradale

Si chiama AR-Rivare Sicuri il nuovo progetto di educazione stradale istituito sotto il coordinamento del Comune di Arezzo, assessorati alla scuola e alla sicurezza, che ha come obiettivo l’approfondimento dei temi della sicurezza stradale...

Si chiama AR-Rivare Sicuri il nuovo progetto di educazione stradale istituito sotto il coordinamento del Comune di Arezzo, assessorati alla scuola e alla sicurezza, che ha come obiettivo l’approfondimento dei temi della sicurezza stradale all’interno delle scuole. Fanno parte del progetto interistituzionale la prefettura, la questura, la polizia stradale, i carabinieri, la guardia di finanza, la polizia provinciale, la forestale, la polizia municipale, la Asl, l’Aci, la federazione motociclistica italiana, l’Ama aretina, la consulta degli studenti e l’ufficio scolastico provinciale. Nell’ambito del progetto si terrà un corso di formazione per docenti provenienti da tutta la provincia, responsabili di educazione stradale, giovedì 9 febbraio dalle 9,30 alle 17 presso l’auditorium comunale Aldo Ducci che sarà tenuto dagli attori stessi dell’iniziativa.

educazione-stradal1Ci sarà poi un appuntamento dedicato agli studenti: la comunità di San Patrignano insieme all’associazione Rose Bianche sull’asfalto e Fondazione Ania, da sempre in prima linea sulla sicurezza, hanno dato vita a un progetto teatrale che unisce sicurezza stradale e prevenzione: si chiama #ognigiorno, il format è curato dal giornalista Luca Pagliari. Lo spettacolo è in programma venerdì 10 febbraio al Teatro Mecenate, alle 9 per gli studenti delle medie e alle 11 per quelli delle superiori. Hanno aderito tutte le scuole medie di Arezzo, ad eccezione di una sola, e tutte le superiori cittadine oltre che istituti di Pieve Santo Stefano, Castiglion Fiorentino e San Giovanni Valdarno. #Ognigiorno prevede la proiezione dell’omonimo docufilm dedicato a Francesco, scomparso a 14 anni a causa di un incidente stradale. Lasua storia s’intreccia con quella di Mihaela, una ragazza di San Patrignano, giunta verso la fine del suo percorso di recupero. Due vicende apparentemente distanti, messe a confronto grazie all’alternanza della narrazione dal vivo e della proiezione del docufilm diretto da Luca Pagliari e che trovano il punto d’unione nel grande senso che, #ognigiorno, possiamo scegliere di dare alle nostre vite. Sicurezza stradale, tossicodipendenza, casualità, incoscienza, dolore e speranza racchiuse in questo racconto dove ognuno ha la sua storia da raccontare e dove tutti gli attori di questo progetto hanno creato una sinergia per veicolare un messaggio positivo: “il rispetto della vita, parte da quello per se stessi”.

“Parlare di sicurezza per l’amministrazione non può prescindere dall’affrontare l’argomento della sicurezza stradale. Uno dei temi principali di questa città è legato all’abuso di alcol diffuso soprattutto tra i minori – ha detto il sindaco Alessandro Ghinelli. Tutto quello che si riesce a fare per i nostri ragazzi deve essere messo in pratica per far comprendere loro i comportamenti sbagliati nei propri confronti e verso gli altri. Il fulcro sono le scuole dove si educano i ragazzi e si fanno loro comprendere i rischi di atteggiamenti scorretti alla guida”.

“E’ stato il sindaco stesso a sollecitarci di riprendere un progetto di educazione stradale rivolto alle scuole aretine – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti. Il precedente progetto era ormai fermo da quattro anni. Il pacchetto ‘Arezzo città sicura e coesa’ non può prescindere dall’educazione stradale. Adesso viene avviato il nuovo progetto in maniera istituzionale, entrando nelle scuole per fare un lavoro di sensibilizzazione. Due i momenti importanti: quello all’auditorium Aldo Ducci e quello al teatro Mecenate durante il quale, nello specifico, si parlerà dei rischi di mettersi alla guida sotto l’effetto di droghe. Perché non solo gli stupefacenti, ma tutte le dipendenze mettono a rischio la sicurezza sulla strada”.

“Una delle linee strategiche di questa amministrazione è dare l’impulso a tutte le azioni che determinino la sicurezza in generale. Ringrazio coloro che ci hanno aiutato a riprendere questa progettualità che era ferma da quattro anni” ha aggiunto l’assessore Barbara Magi.

La professoressa Antonella Bianchi dell’ufficio scolastico territoriale: “il lavoro sinergico di tutte le istituzioni ed enti esperti in sicurezza stradale si raccorda con il lavoro didattico dei docenti referenti all’interno delle scuole, opportunamente formati e strutturati in rete. Il progetto cerca di riportare l’attenzione sui temi della legalità e sicurezza in ambiente ‘strada’ educando gli alunni fin dalla tenera età a comportamenti rispettosi delle regole, a evitare comportamenti a rischio e a gestire le emergenze. Contemporaneamente le istituzioni miglioreranno le loro politiche di sicurezza in modo che i nostri giovani potranno sempre Ar.rivare sicuri a casa”.

“Quando le istituzioni si uniscono portano risultati importanti – ha spiegato Massimo Mandò, responsabile del 118 che ha fornito dei dati: nel 2015 nella nostra provincia ci sono stati 305 casi di intossicazione etilica, e sono stati 315 nel 2016. Casi che si concentrano soprattutto nel weekend, quindi sei a settimana. Di questi il 70% si sono verificati ad Arezzo. La maggior parte coinvolge maschi, ma il 30% le femmine. Dobbiamo insegnare ai ragazzi quanto sia dannoso questo atteggiamento. E non vengono coinvolti solo i giovani, infatti il 40% di casi sempre di intossicazione etilica riguarda soggetti sopra ai 40 anni. Investire nella scuola significa investire sul nostro futuro, ma anche le famiglie devono fare la propria parte”.

Mario Mazzi, della Fmi: “da tempo siamo nelle scuole con il progetto Motiamoci. Innanzitutto va detto che per andare in moto serve il casco integrale e un abbigliamento adeguato: giovedì porterò ai docenti la mia esperienza. La strada, questo va sempre ricordato, è fatta di segnaletica che deve essere rispettata”.

Bernardo Mennini, presidente dell’Aci aretina: “un progetto come questo dell’amministrazione mancava ormai da anni e lo reputo intelligente. Come Aci abbiamo sempre fatto educazione nelle scuole per dare la possibilità di condividere il percorso con l’obiettivo dell’educazione stradale. I nostri progetti sono costantemente all’interno degli istituti scolastici e saranno conclusi con un’iniziativa a maggio”.

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