rotate-mobile
Attualità Centro Storico / Via della Madonna del Prato

Tre sorelle imprenditrici, l'amore per la pizza e il locale che resiste alla pandemia e festeggia 20 candeline

La storia di Beatrice, Rossella e Claudia Testi: imprenditrici fin da giovanissime. "Sacrifici e sfide, con nostro babbo sempre nel cuore"

Quando la prima sorella ha iniziato a impastare e servire pizze dietro al bancone aveva solo 19 anni. I clienti erano spesso ragazzi come lei, alcuni anche più grandi. Beatrice non sapeva ancora che quella pizzeria, locale amatissimo dai giovani, sarebbe entrata nel cuore di tanti aretini. E nemmeno che insieme alle sue sorelle Rossella e Claudia, pochi anni dopo, ne sarebbero diventate proprietarie. E' iniziata così, 20 anni fa, la storia dello Speedy Pizza e delle tre giovanissime sorelle Testi che con grinta, coraggio e tanto amore per il proprio lavoro, hanno portato avanti da sole l'impresa. 

"Eravamo davvero ragazzine - ricordano oggi - appena diplomate e pronte a rimboccarci le maniche. Abbiamo fatto sacrifici e rinunce: non abbiamo mai mollato. Ed è grazie anche al sostegno costante di nostro babbo Omero, che oggi non c'è più, ma che per noi è sempre stato un punto di riferimento, che siamo arrivate a celebrare questo anniversario". 

Un traguardo importante che domani, sabato 27 agosto, sarà festeggiato a partire dalle 18 in via Madonna del Prato. 

Le tre sorelle imprenditrici

La storia del locale amatissimo dai giovani

Nel 2002 quando il locale fu acquistato dai precedenti proprietari, gli studenti aretini erano già di casa lì. Una pizza dopo la scuola, una foto attaccata nella parete per ricordare le mattinate speciali, e poi via di corsa a casa. "Noi eravamo giovanissime, proprio come loro - spiegano - a volte lavoravamo anche 14 ore al giorno. I primi tempi, appena ventenni, è capitato anche che la sera uscissimo a ballare e poi all'alba arrivassimo direttamente in pizzeria, per aprire il locale. E' stato faticoso ma lo abbiamo fatto con amore e con senso di responsabilità. Perché  quando eravamo piccole, nella nostra famiglia, l'unico a lavorare era nostro padre: per acquistare la pizzeria abbiamo acceso mutui, ipotecato immobili. Insomma, abbiamo fatto tutti grandi sacrifici: per questo essere qui dopo venti anni è davvero una grande soddisfazione".

Cresciute assieme al locale

Le tre sorelle sono cresciute insieme al loro locale. Sono diventate donne e mamme, hanno conciliato la vita familiare con quella lavorativa, sempre in "punta di piedi" per mantenere il giusto equilibrio. E hanno risposto alle sfide che si sono presentate nel tempo con creatività e senza perdersi d'animo. "L'ultima è stata la pandemia - raccontano - abbiamo tenuto duro. Siamo rimaste chiuse per una settimana e poi abbiamo deciso di alzare la testa e lavorare in modo nuovo. Non avevamo mai consegnato pizze a domicilio, ma siamo riuscite comunque a rispondere alle richieste dei clienti. Una sera abbiamo recapitato ben 70 pizze: un traguardo per noi che, per la prima volta, avevamo a che fare con consegne e navigatori satellitari. In quei giorni, i momenti più belli ce li hanno regalati quei clienti che, vedendoci alla loro porta, ci venivano incontro e ci ringraziavano: abbiamo capito che eravamo per loro come una boccata di aria fresca e ne siamo state orgogliose. Oggi si presenta una nuova sfida, quella della crisi energetica. Cercheremo di nuovo di rispondere, come sappiamo fare".

Intanto le pizze escono dal forno, il locale si riempie di ragazzini e adulti: "A volte capita che gli studenti di 20 anni fa tornino qui, accompagnati dai loro figli adolescenti", raccontano commosse. "A loro e a tutti i clienti che non ci hanno mai lasciato va il nostro grazie. E soprattutto diciamo grazie a nostra mamma Adelia, che è sempre al nostro fianco. Questa festa è per tutti loro".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tre sorelle imprenditrici, l'amore per la pizza e il locale che resiste alla pandemia e festeggia 20 candeline

ArezzoNotizie è in caricamento