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Andrea e Arnaldo: il casaro e il vignaiolo castiglionesi che hanno conquistato l'Italia e non solo

I formaggi di Andrea Magi, De’ Magi – Alchimia de’ Formaggi,  premiati al World & Italian Cheese Awards. I vini di Arnaldo Rossi, entrati nella Guida Slow Wine, la guida che premia i produttori più artigianali

“Due Castiglionesi sugli scudi e con loro tutto il nostro territorio. Si tratta di Andrea Magi e di Arnaldo Rossi che nei loro rispettivi settori stanno raccogliendo importanti consensi. Due storie di successo che arrivano dopo anni di lavoro accompagnati dalla passione e dallo studio”. Così il sindaco Mario Agnelli ha commentato i recenti successi dei due imprenditori castiglionesi che, ognuno nel proprio settore, hanno ottenuto importanti riconoscimenti e conferme.

I formaggi di Andrea Magi sono stati premiati al World & Italian Cheese Awards mentre, dopo anni di lavoro, i vini di Arnaldo Rossi sono entrati nella guida Slow Wine. 

Andrea Magi quest'anno si porta a casa, come portabandiera italiano, tre premi al World Cheese Awards di Oviedo (Andalusia-Spagna) competizione alla quale partecipano i più qualificati operatori del settore provenienti da tutto il mondo. La Castana, uno dei cavalli di battaglia tra gli erborinati De’Magi, vince il premio “Formaggio dell’anno 2020-2021”. “Questo formaggio - dichiara Andrea Magi - è il frutto della fantasia, della ricerca, della sperimentazione, del coraggio di un uomo che non ha paura di mettersi in gioco, convinto delle proprie idee, ma soprattutto di un uomo che ama profondamente il proprio mestiere. Non basta un glossario di termini per esprimere le sensazioni che La Castana sa regalare, nell’incredibile complessità sensoriale riusciamo a distinguere ciascuna percezione, tutte in perfetto equilibrio. Un formaggio che ha incontrato il gradimento di un ampio ventaglio di pubblico, aprendo nuove strade all’interpretazione di un grande formaggio classico”.

Per quanto riguarda Arnaldo Rossi, titolare del ristorante taverna Pane e vino a Cortona, è stato tra i primi in Italia ad avere l’intuizione di avvicinarsi a tipologie di vino biologico prodotti senza l’aiuto di agenti di sintesi, né in cantina. Dopo aver piantato una piccola vigna in Val di Chio “decisi di rivalutare il sangiovese - racconta Arnaldo - pensando di lanciare una sfida a chi in questi anni si è fatto ammaliare dai vitigni internazionali. I risultati furono incoraggianti da subito, probabilmente più per fortuna che per abilità. Ma tant’è, il progetto prese forma. Grande merito della mia crescita la devo ad un grande amico nonché bravissimo vignaiolo, Marco Tanganelli. Oggi finalmente grazie agli appassionati in Italia e all’estero il mio vino è sempre più richiesto. Per ultimo il recente inserimento nella guida Slow Wine, che premia i produttori più artigianali”.

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