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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Analisi cliniche in prossimità del paziente, certificazione di qualità per la Asl

La dottoressa Fantacci: "Multiprofessionalità del team che mette al centro il paziente garantendogli un servizio sicuro"

La rete Poct dell’Asl Toscana sud est conferma la certificazione di qualità ISO 9001:2015. I dispositivi che la compongono sono strumenti che consentono l'esecuzione di analisi cliniche in prossimità del paziente. Questo permette di eseguire i test nel modo più comodo e immediato, in modo che il cittadino, ma anche il medico e il team assistenziale, ricevano i risultati il più rapidamente possibile. Il clinico può prendere in tempi brevi decisioni diagnostiche e terapeutiche importanti, contribuendo a migliorare la cura del paziente. Inoltre l'utilizzo di queste tecnologie permette di monitorare le situazioni più critiche già dall'intervento del sanitario del 118 sul territorio fino all'arrivo al Pronto soccorso e ai reparti ad alta intensità di cura.

L’audit dell’ente certificatore Kiwa si è svolto nei giorni 24, 25 e 26 gennaio e ha verificato la conformità del Sistema di gestione qualità adottato ai requisiti della norma, nell'ottica del rinnovo.

La rete Poct dell’Asl Toscana sud est è composta di 18 sedi operative distribuite sui territori delle province di Arezzo, Siena e Grosseto. I laboratori di analisi di ogni area hanno la governance di tutto il processo; questo garantisce un’unica gestione di tutte le strumentazioni in Poct attraverso una connessione informatica e di conseguenza maggiore tracciabilità e sicurezza del dato.

Durante l’audit effettuato dall’ente certificatore sono state verificate sei postazioni Poct

Ospedale di Arezzo
- Pneumologia ospedaliera
- Preospedalizzazione
- 118 emergenza territoriale

Ospedale di Nottola
- Poliambulatori
- Servizio immunotrasfusionale

Ospedale di Grosseto
- Elisoccorso

“Il punto di forza di questa organizzazione - dice la responsabile della rete Poct Asl Toscana sud est Marilena Fantacci - è la multiprofessionalità del team costituito sia da personale di laboratorio (tecnici, medici, biologi) sia dai medici e infermieri utilizzatori dei servizi dove sono state installate le tecnologie. Tutto il personale coinvolto ha competenza e interesse alla costituzione di un modello organizzativo che metta al centro il paziente garantendogli un servizio sicuro e di qualità. Il futuro è ormai vicino e con il Pnrrr e il Dm 77 ci troverà pronti ad affrontare con la nostra organizzazione questa nuova sfida della sanità pubblica”.

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