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Ambulatori con orari dimezzati e medico a giorni alterni. L'allarme a Caprese: "Per la comunità un grave disagio"

"Caprese Michelangelo perde di fatto uno dei suoi due medici. Con l'ultima comunicazione giuntaci dalla Asl nel tardo pomeriggio di venerdì 12 gennaio, prendono purtroppo forma le nostre paure". Sono queste le parole usate dall'assessore al...

"Caprese Michelangelo perde di fatto uno dei suoi due medici. Con l'ultima comunicazione giuntaci dalla Asl nel tardo pomeriggio di venerdì 12 gennaio, prendono purtroppo forma le nostre paure".

Sono queste le parole usate dall'assessore al sociale del comune valtiberino Gabriele Fiori.

Un appello accorato quanto sentito attraverso il quale viene richiesto alla Asl di rivedere i propri piani e di non penalizzare i servizi offerti a questa comunità.

"Solo il medico che è andato in pensione a Pieve Santo Stefano viene sostituito - specifica l'assessore - mentre noi dovremo accontentarci delle briciole. Infatti nella missiva si specifica che la nuova dottoressa (in servizio a Pieve dal 2 gennaio) aprirà i nostri ambulatori nei giorni di lunedì e giovedì a partire dal 18 gennaio, giorno di pensionamento del nostro medico. La Asl rinnova tutta la disponibilità al dialogo e a nuovi incontri con la nostra amministrazione per "approfondimenti in merito alle esigenze della popolazione". Peccato però che il quadro della situazione non possa essere eventualmente rivisto prima di marzo con la nuova pubblicazione della zona carente per medicina generale. Quindi molte parole ma pochissimi fatti concreti. Mi sembra assurdo che si voglia creare un problema per poi tentare di risolverlo. Caprese Michelangelo è un comune diffuso, con una popolazione in gran parte anziana che ha bisogno dei suoi medici sul suo territorio, non nei comuni limitrofi che distano decine di chilometri. Non abbiamo un pediatra, la guardia medica è a Sansepolcro come il più vicino presidio ospedaliero. Questi fattori non sono degni di considerazione quando si operano scelte di questa importanza? Non chiediamo niente di straordinario .Chiediamo solo che il servizio continui così come è stato svolto sino ad oggi, con due medici presenti cinque giorni in ambulatorio, che si sono sempre adoperati ben oltre i loro normali limiti di competenza ed orario riscuotendo la fiducia e la stima di tutta la nostra popolazione e portando anche lustro all'azienda sanitaria locale. La stessa che oggi di fatto ci toglie un qualcosa di molto prezioso ed importante. Dispiace vedere che le nostre richieste non sono state minimamente considerate, dispiace vedere che sono sempre i comuni piccoli a pagare il prezzo più grande, dispiace capire che non siamo tutti uguali. I miei concittadini meritano certamente una maggiore considerazione da parte della Asl. Questa amministrazione, comunque, continuerà a portare avanti tutte le iniziative che riterrà più opportune per tutelare un diritto irrinunciabile per i propri cittadini".

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